Stazione di Grandate
Dopo lo spaccio, i topi

I pendolari hanno fotografato la situazione dello scalo appena rinnovato: sporcizia dappertutto. Intanto la Polfer e i carabinieri sorvegliano la zona

Una stazione abbandonata quella di Grandate-Breccia: dopo gli spacciatori arrivano anche i topi. I pendolari che ogni mattina prendono qui il treno hanno segnalato e fotografato, una situazione di degrado non lontano dalla banchina.

Dal lato dell’ex Trattoria Nord, lo stabile fatiscente subito fuori dalla sala d’attesa, sono comparsi dei pannelli in metallo per impedire l’accesso agli sbandati e ai senza tetto ma il tentativo non ha sortito gli effetti voluti. Anzi, è proprio in queste vicinanze che è cresciuta una colonia di ratti.

I viaggiatori li descrivono come dei topi di dimensioni ragguardevoli. C’è una casetta abitata dagli animali dove una donna lascia per terra dei piatti di plastica con del cibo, si suppone per i gatti randagi, ma sono i topi ad approfittarne.

La situazione è davvero fastidiosa, non è solo per il decoro: è anche una questione di allerta per le condizioni igienico sanitarie. Chiesti lumi alle Ferrovie Nord, la società sottolinea che l’area fuori dalle porte della stazione non è di competenza dell’azienda; è vero però che sono i viaggiatori a passare dai paraggi due volte al giorno appena scesi dal treno.

Il problema più sentito è legato allo spaccio: residenti e pendolari hanno notato nelle scorse settimane dei movimenti più che sospetti: giovani che scendono dal treno e si nascondono a vendere e a consumare poco oltre la stazione, nei sentieri che entrano nei boschi del San Pos.

Anche il contrasto alla criminalità, ricorda Ferrovie Nord, non è compito dell’azienda; in compenso del traffico di stupefacenti dopo le segnalazioni partite da questo giornale, si è interessata la polizia ferroviaria e anche i carabinieri hanno effettuato diversi sopralluoghi e appostamenti.

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