Tangenziale, Fontana: «La finiremo»

Il governatore lombardo: «Sulla Pedemontana stiamo andando avanti, ci sarà il secondo lotto di Como» - A vent’anni dalla firma dell’accordo per realizzare il tratto autostradale cittadino, abbiamo solo due chilometri

«La finiremo». A promettere che il secondo lotto della tangenziale di Como si farà nell’ambito della Pedemontana è il governatore della Lombardia Attilio Fontana, ieri a Cernobbio nell’ultima giornata del Forum Ambrosetti - The European House, dove era attesa anche il neo ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli, che invece ha dato forfait all’ultimo minuto.

«Noi, comunque, al di là di quello che deciderà il Governo - le parole di Fontana - su Pedemontana stiamo andando avanti, abbiamo superato i problemi con Strabag che era l’unico punto che impediva la prosecuzione dei lavori, ci siamo già incontrati e a breve partiranno i bandi di gara per la avviare i cantieri». E sul nodo secondo lotto, quello che avrebbe dovuto essere prioritario nell’ambito del sistema pedemontano scalato in coda anni fa perché giudicato «troppo costoso» taglia corto: «Fa parte di Pedemontana e dei lavori e, quindi, verrà inserito anche quello».

Sui tempi e sul percorso definitivo, però, nessuna certezza. Del resto la vicenda di Pedemontana e della tangenziale pensata con l’obiettivo di togliere auto e mezzi pesanti dalla città e dai Comuni circostanti si trascina ormai da anni.

Esattamente vent’anni fa, nel 1999 si definì la realizzazione del cosiddetto “corridoio basso” di Pedemontana (quindi con passaggio da Lomazzo) e, in cambio, si stabilì, nero su bianco, la costruzione della tangenziale di Como come «opera prioritaria». Nelle premesse di quel protocollo d’intesa il sistema tangenziale di Como veniva indicato come una «priorità assoluta a livello regionale e nazionale».

Nel 2006 il ministero, con una delibera, proseguì nella stessa direzione. Un anno più tardi i secondi lotti di Varese e Como non vennero però inseriti nel piano finanziario. Ma i progetti andarono avanti. Per il primo, ma anche per il secondo lotto. Progetti costati milioni. Il primo pezzo, quello tra lo svincolo della autostrada A9 e via Acquanera, è stato aperto nel 2015 ed è lungo appena 2,4 chilometri. E il secondo, che avrebbe dovuto andare da Albate ad Albese? Accantonato nel 2013 dalla Regione a causa dei costi (era arrivato a 859 milioni di euro) a vantaggio di una «soluzione alternativa» è ancora un punto di domanda.

Fontana, però, ora non parla più di ostacoli e promette che l’opera non rimarrà un’incompiuta. Da chiarire, però, da dove arriveranno i soldi (si era parlato anche di un intervento dello Stato), il progetto definitivo e, soprattutto, i tempi di realizzazione. Per ora di date non ce ne sono, se non quella di vent’anni fa. Ma da prioritaria l’opera è certamente diventata nel frattempo il fanalino di coda.n

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