Ucraina, la solidarietà non si ferma. Due tir con venti tonnellate di aiuti

Villa Guardia Continua la raccolta patrocinata dalla parrocchia di Maccio di don Gigi Zuffellato. Coinvolti i bimbi dell’asilo e del gruppo di catechismo. La maestra: «Grande partecipazione»

#unbilicoperkharkivkherson era l’hashtag di un’iniziativa di solidarietà e pace che prevedeva per fine gennaio la partenza di un bilico di aiuti umanitari per le città ucraine di Kharkiv e Kherson. E il bilico è partito lunedì 30 gennaio. Anzi, ne sono partiti addirittura due. Grazie ad un lavoro corale in cui anche i bambini dell’asilo di Civello sono stati ambasciatori di pace, l’azione del gruppo di volontari della parrocchia di Maccio guidata da don Gigi Zuffellato e di tutto il paese di Villa Guardia, amministrazione comunale, associazioni e il Patto educativo territoriale, ha completato un’altra grande missione.

L’appello di aiuto lanciato ad inizio dicembre è stato accolto da tantissime famiglie, sono arrivati aiuti anche dalla Valtellina e i numeri dei due bilici partiti per l’Ucraina parlano da soli: per Kherson, 10 tonnellate di aiuti in 32 bancali, di cui 19 di cibo e 2 generatori; per Kharkiv altre 10 tonnellate di aiuti su 33 bancali di cui 19 di cibo e 2 generatori. Totale 20 tonnellate di aiuti 65 bancali, 1400 scatole.

Oltre alla Parrocchia di Maccio, che da marzo scorso coordina queste missioni attraverso i volontari che si sono riuniti nel gruppo Frontiere di pace, alla raccolta hanno contribuito associazioni del paese e anche la scuola primaria e l’asilo di Civello. Nella chiesetta di Maccio è stato raccolto e smistato il materiale, assemblati gli scatoloni che poi hanno formato i bancali. A questo grandissimo lavoro hanno contribuito i volontari, ma anche i ragazzi dei gruppi di catechismo.

«C’è stata una partecipazione molto interessata i bambini hanno capito benissimo, tanto che hanno simulato l’iniziativa svuotando uno scatolone che c’era in classe con giocattoli e mettendo vestiti o oggetti di cucina poi facevano finta di portarlo ai bambini in Ucraina, una cosa emozionante»

Ragazzi e bambini ambasciatori di pace, come i bambini dell’asilo di Civello, dove si sono raccolti gli aiuti portati dalle famiglie e dove i bambini hanno visto, attraverso un video, come avvengono le spedizioni e sentito attraverso la voce di Fausto Sala, un volontario, cosa succede. Prima le maestre hanno spiegato cose fossero i due grandi scatoloni nell’atrio della scuola, uno per raccogliere generi per gli adulti e uno dedicato a quelli per i bambini.

«C’è stata una partecipazione molto interessata – dice Cristina Biella, coordinatrice della scuola dell’infanzia di Civello – i bambini hanno capito benissimo, tanto che hanno simulato l’iniziativa svuotando uno scatolone che c’era in classe con giocattoli e mettendo vestiti o oggetti di cucina poi facevano finta di portarlo ai bambini in Ucraina, una cosa emozionante». Da parte dei bambini in viaggio sui due bilici ci sono anche tanti disegni con arcobaleni e colori tenui e gioiosi, il loro modo di trasmettere un messaggio di pace. Qualche bimbo più grande (stiamo parlando di una fascia d’età dai 3 ai 5 anni) in stampatello ha scritto “Pace” e le maestre hanno aggiunto: “Per i nostri fratelli ed amici in Ucraina, con affetto!”

«Per noi la raccolta e la missione di aiuto non finisce con i due bilici – aggiunge maestra Cristina – sappiamo che a febbraio i volontari andranno ancora in Ucraina». Intanto a seguire i due bilici con 20 tonnellate di aiuti, nella giornata del 31 gennaio sono partiti anche 6 volontari da Maccio. Come sempre, prima tappa a Leopoli per prendere padre Ihor Boyko e poi in direzione di Kharkiv e Kherson, tra la gente.

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