Una golf car per i disabili all’ospedale: «A Bergamo c’è, noi ci speriamo ancora»

San Fermo La Stecca 1941 si è fatta avanti per sostenere il progetto di accompagnamento. Volpati (Osha Asp): «Speriamo che vada in porto». L’Asst chiede garanzie assicurative

La golf car al servizio dei disabili o di chi ha difficoltà a percorrere i 150 metri che separano l’uscita del parcheggio multipiano all’ingresso dell’ospedale Sant’Anna è sempre più vicina, ma non ancora una certezza. Prende piede il progetto di cui da 10 anni si interessa l’associazione La Stecca 1941, la golf car è stata individuata e l’ospedale Sant’Anna, dopo aver appreso la buon notizia, ha chiesto garanzie sugli aspetti a suo tempo evidenziati da Asst Lariana rispetto alla proposta.

Il precedente di Bergamo

Una volta chiariti aspetti assicurativi, logistici e relativi ai volontari che gestiranno il servizio, l’Asst potrebbe valutare positivamente il progetto e la golf car entrerebbe in servizio, come da ormai 10 anni è in servizio all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, lì il servizio navetta c’è dall’apertura dell’ospedale. «Spero che il progetto vada in porto – dice Mariangela Volpati presidente dell’Osha Asp - dopo tanti anni non capiscono che per chi ha difficoltà a camminare quei 150 metri sono tanti, in più devi andare nel reparto o poliambulatorio, altri metri da percorrere». Il disagio per disabili, anziani e per tutti coloro che non sono in grado di camminare per quei 150+150 metri era stato più volte segnalato, anche nel 2015, quando la Volpati scrisse una lettera al nostro giornale.

«Ricordo quando avevo le stampelle – dice una paziente di Montano Lucino - in più sotto pioggia e senza tettoia per ripararsi». La tettoia che accompagna e protegge quei 150 metri oggi c’è, ma inizialmente, quando l’ospedale aprì nel 2010, la zona ne era sprovvista e fu realizzata nel giugno del 2014.

Carrozzine a gettoni

«La Stecca, anche quella del 1942 e molte associazioni che si occupano di disabilità ci appoggiano – dice Pia Pullici della Stecca 1941 – chi ha difficoltà mi ha scritto dicendomi di non mollare su questo progetto. Mi sono informata su come fanno a Bergamo, lì c’è un dipendente che la guida, non c’è obbligo di patente, ma di visite mediche come devono fare coloro che guidano i muletti, serve la colonnina di ricarica. Le prenotazioni le prendono al centralino dell’ospedale. Desideriamo che il Sant’Anna sia il secondo ospedale in Regione ad avere questo importante servizio. Abbiamo la pista ciclabile che passa in tutta l’area dell’ospedale e anche in quei 150 metri, pista che non è molto utilizzata, la golf car potrebbe passare lì».

Oltre alla golf car, La Stecca 1941 con Tolmino Franzoso e Pia Pullici insiste anche sulle carrozzine a gettoni. «A Bergamo le hanno da quando è stato aperto l’ospedale e in 10 anni ne hanno potate via una decina. Qui da noi ci sono delle carrozzine nella hall, ma non sono funzionali – ci tiene a precisare Pia Pullici, fisioterapista – non hanno cinture di sicurezza, sono pericolose e la pedanina che hanno facilmente favorisce il ribaltamento».

© RIPRODUZIONE RISERVATA