Appiano: «Da 60 anni cerco di farlo
arrabbiare. E lui niente»

L’ex sindaco Tettamanzi e la moglie Emilia sposi dal 1956

Con altre sessantotto coppie alla festa degli anniversari di nozze

Si sono conosciuti alla festa dei vent’anni e da quel momento Emilia Ferrario e Achille Tettamanzi non si sono più lasciati. Domenica hanno festeggiato il sessantesimo di matrimonio, con altre sessantotto coppie di cui ricorre l’anniversario di nozze (da 1 a 60 anni).

Il prevosto, don Giuseppe Conti: «Celebrare l’anniversario vuol dire arare la terra, che è la vostra vita, per preparare una nuova semina per portare nuovo sapore nelle famiglie». Da qui il dono simbolico alle coppie di una pianta aromatica, per arricchire di nuovo aroma la vita di coppia e familiare. Lo sanno bene i coniugi Tettamanzi, uniti da 60 anni.

«Siamo coetanei (86 anni) – spiega Tettamanzi – Ci siamo conosciuti nel 1950, alla festa dei coscritti, sei anni dopo ci siamo sposati».

Nonostante risiedessero entrambi ad Appiano, non si erano conosciuti sui banchi di scuola perché a quel tempo non c’erano le classi miste.

«Lui abitava vicino al cimitero, dove allora c’erano delle cascine, io in paese e non ci s’incontrava – precisa la moglie –. Quando l’ho visto alla festa dei coscritti, sono rimasta colpita perché era un bel ragazzo. A vent’anni si guarda la bellezza e meno altre cose».

Uno degli aspetti che rimprovera al marito: «Non si offende mai. Io cerco di farlo arrabbiare, ma niente». Lui riconosce i meriti della moglie: «Non ero quasi mai a casa, sia per gli impegni professionali all’azienda municipalizzata di acqua e gas a Como) sia per quelli amministrativi (in consiglio comunale dal ’60, sindaco dal ’90 al ’95) e in varie associazioni. Lei, dopo la nascita della prima figlia, ha lasciato il lavoro in tessitura e si è dedicata alla famiglia. Siamo contenti di aver cresciuto e fatto studiare le nostre tre figlie, Rosaria, Daniela e Paola».

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