Barche troppo veloci,
protesta all’Isola

«La Zoca de l’Oli non è un circuito dove fare evoluzioni e mettere a rischio bagnanti e sponde»

Già da qualche tempo diversi residenti delle frazioni a lago di Ospedaletto e Spurano (Ossuccio), con vista mozzafiato sull’isola Comacina, hanno dato vita ad una protesta unica nel suo genere e decisamente ad effetto.

L’hanno ribattezzata la “protesta dei fischietti”, un modo rumoroso per tentare di porre rimedio ad una situazione che di anno in anno peggiora sempre più e che pare proprio essere giunta ad un punto di non ritorno.

Riguarda il canale dell’isola Comacina all’interno della cosiddetta Zoca de l’Oli - conosciuta in tutto il mondo - dove il moto ondoso sta diventando un problema sempre più irrisolvibile e dove il caos, in questo specchio d’acqua di rara bellezza, sembra davvero regnare sovrano per almeno cinque mesi l’anno, con conseguenze dirette anche per chi con il lago vive e lavora.

«Siamo stufi di vedere imbarcazioni che sfrecciano nella Zoca de l’Oli senza nessuna regola, con pericoli evidenti anche per i bagnanti - si legge in una lettera inviata a “La Provincia” - La Zoca de l’Oli, a cominciare dai fine settimana, ormai è diventata una grande piscina. Chi si tuffa dai motoscafi e dai natanti deve fare i conti con chi in barba ad ogni regola sfreccia a folle velocità. Lo dice il nome. Nella Zoca de l’Oli, con qualche licenza poetica, l’acqua dovrebbe essere ferma come l’olio. In realtà si è trasformata in un circuito dove correre e fare evoluzioni. Il lago è di tutti».

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