Ex maneggio di un mafioso
«A Oltrona lo useremo per i giovani»

Il ranch confiscato al boss Jaconis, che sta scontando l’ergastolo - Il Comune ha presentato richiesta di assegnazione al Tribunale di Milano

Il ranch del boss Bartolomeo Iaconis potrebbe presto tornare alla collettività. L’amministrazione comunale ha presentato al Tribunale di Milano una manifestazione di interesse per l’assegnazione provvisoria del vasto comparto agricolo (circa 6mila metri quadrati) in via Tavorella (in cima alla collina del Ronco) dove aveva sede l’azienda agricola dell’esponente di spicco del clan di ’ndrangheta Mazzaferro, posto sotto sequestro nel 2019.

Ranch con annessa abitazione di 100 metri quadrati, con attorno campi e boschi (12mila metri quadrati), confiscati a Iaconis, condannato dalla Corte d’Assise di Como all’ergastolo come mandante dell’omicidio di Franco Mancuso ucciso nel 2008 in un bar di Cadorago.

«Il nostro Comune vuole inserirsi nel processo di riappropriazione da parte dello Stato dei beni finiti nelle mani di organizzazioni criminali, rendendo gli immobili presenti sul territorio una risorsa per la popolazione con l’obiettivo di ristabilire la legalità e coltivarne la cultura, specialmente nei luoghi in cui è venuta a mancare – sostiene il sindaco Aurelio Meletto - Il modo migliore per farlo è rendere alla società quanto la mafia le ha sottratto». Progetto già abbozzato a grandi linee. «Il nostro Comune intende destinare tali beni ad attività con scopo sociale.

L’articolo completo su La Provincia in edicola oggi, 8 agosto

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