«La scuola che vorremmo»
Venerdì un dibattito online

Alle 20.30 su Facebook riflessione organizzata da “Non uno di meno” con quattro dirigenti scolastici: tutti possono partecipare. VIDEO

Un dialogo aperto dove scambiarsi opinioni, esperienze e contributi, pensando al futuro.

È il senso dell’appuntamento online di domani sera, venerdì 29 maggio, organizzato da “Non uno di meno” e dal titolo emblematico: “La scuola che vorremmo”.

«È un momento cruciale per la scuola italiana – spiega il responsabile della comunicazione Paolo Lipari - L’emergenza coronavirus ha imposto cambiamenti e siamo ancora alla ricerca di un nuovo equilibrio. La situazione, per quanto critica, è del tutto favorevole a una pausa di riflessione capace di guardare oltre la situazione contingente». L’appuntamento è alle 20.30 ed è aperto a tutti: parteciperanno i dirigenti scolastici Ilenia Brenna, (Fondazione Enaip Lombardia – Cfp di Cantù), Silvana Campisano (Caio Plinio) Laura Mauri, (istituto comprensivo Mozzate) e Roberto Peverelli (Setificio). Il link all’evento si trova sulla pagina Facebook “Non uno di meno”. Il punto di partenza della discussione saranno i brevi video raccolti in questi mesi tra gli studenti del territorio, divulgati attraverso i social e il sito de “La Provincia”, ora visibili anche sulla web tv all’indirizzo www.nonunodimenotv.eu.

https://www.laprovinciadicomo.it/videos/video/la-scuola-che-vorremmo_1046357_44/

«I desideri espressi dai nostri ragazzi – continuano i promotori - relativi agli ambiti più vari, dal rapporto con i docenti alle infrastrutture, dagli strumenti in dotazione alla cura della salute, saranno recuperati e commentati dai dirigenti in una visione sostenuta da anni di esperienza, ma soprattutto dall’urgenza di dare un significato il più possibile profondo e concreto alla propria missione educativa». Le domande essenziali sono: come potrebbe migliorare per tutti, studenti, docenti, genitori, il vissuto nelle nostre scuole? Quali criticità potrebbero essere positivamente superate in uno sforzo finalmente condiviso? Quale senso si vuole attribuire all’istituzione scolastica? La formazione delle persone o la certificazione delle competenze?

«Si potrebbe dire – concludono gli organizzatori - ora o mai più. Dopo decenni di stasi totale, ci sono le premesse perché queste domande ricevano finalmente l’attenzione che meritano. In gioco è il destino dei nostri figli».

Il progetto “Non uno di meno” è partito il 7 gennaio e terminerà fra tre anni (con possibile proroga fino al 31 agosto 2023). È finanziato dalla Fondazione “Con i Bambini” e dalla Fondazione Comasca per un importo complessivo di un milione e centomila euro. Coinvolge 17 fra associazioni, cooperative, organizzazioni e per le scuole Fondazione Enaip Lombardia (ente capofila), il Setificio, gli istituti comprensivi Como Rebbio e Mozzate e il Caio Plinio.n 
A. Qua.

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