Ristorazione, nuovo ostacolo
Anche a Como
non si trovano camerieri

Manca il personale il personale di sala e tanti locali sono in difficoltà. L’appello: «Decisivo collaborare con le scuole»

Ha fatto scalpore, qualche giorno fa, una diretta Facebook di Vincenzo De Luca in cui il governatore della Campania denunciava la difficoltà, per i ristoranti, a reperire camerieri e personale di sala in vista della ripartenza.

Affermazioni che hanno scatenato, sui social, un lungo dibattito sulle condizioni contrattuali e di lavoro, ma che, al di là delle polemiche, portano alla luce un problema rilevato anche sul territorio comasco, di cui ha voluto farsi portavoce Mauro Elli, chef del ristorante Il Cantuccio di Albavilla, spostando la questione su un altro piano, quello legato alle scuole di settore.

«Le scuole hanno vissuto un lungo periodo di grande difficoltà – ha raccontato Elli – perché, non avendo avuto la possibilità di attivare laboratori interni o stage per gli studenti, hanno visto molti di questi ultimi abbandonare gli studi. Adesso si stanno muovendo per creare occasioni di alternanza scuola – lavoro e, per questo motivo, vorrei lanciare un appello a tutti i miei colleghi ristoratori e albergatori perché accolgano il più possibile questi ragazzi, in modo da permettere loro di fare esperienze significative sul campo. Loro sono i futuri professionisti del settore, su di loro bisogna investire, soprattutto in questo momento di ripartenza del comparto ristorativo e turistico».

Una carenza di personale di sala che incide molto sia sulla qualità che sulla quantità dell’offerta, come ha ribadito lo chef. «Se non lavoriamo per invertire questa tendenza, che non è solo figlia dell’emergenza sanitaria ma colpisce il settore da qualche anno, in particolar modo per quel che riguarda il servizio di sala, per il quale è richiesto una professionalità più completa, non riusciremo ad offrire quello che la clientela ci chiede e merita. C’è tanta voglia di fare e ripartire, ma la prima cosa da fare è sicuramente quella di puntare e investire sulla formazione e stimolare questi ragazzi, se vogliamo onorare e mantenere la tradizione di ricettività e ospitalità per cui l’Italia è nota e apprezzata in tutto il mondo. Questo è il momento giusto per pensare ad una sorta di riforma e rilancio del settore, è necessario un cambio di rotta da parte degli addetti ai lavori, maggiore attenzione sulla questione, un’assunzione di responsabilità e la voglia di mettersi in gioco per dare una mano alle scuole».

«I turisti stanno tornando, anche quelli stranieri – ha concluso Mauro Elli – le strutture ricettive sono già piene di prenotazioni per la stagione estiva. Dobbiamo farci trovare pronti, adesso e nel futuro, per tornare ad essere un esempio di ospitalità per tutti».

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