San Siro e la maxi palestra che non c’è
Lite Comune-azienda, cantiere bloccato

La giunta ha deciso la rescissione del contratto dopo 11 ordini di servizio disattesi. Un’opera che costerà un milione e mezzo di euro

Palestra al palo per inadempienze contrattuali ravvisate dal Comune nei confronti dell’appaltatore. «È risultato vano ogni tentativo esperito dalla direzione dei lavori e dal responsabile unico del procedimento affinché l’appaltatore ottemperasse ai propri obblighi contrattuali – si legge in una recente delibera di giunta – . Il negligente comportamento fin qui tenuto dall’appaltatore è tale da compromettere la buona riuscita dei lavori e si configura, pertanto, la fattispecie di un grave inadempimento contrattuale».

Da qui la decisione di risolvere il contratto, anche se, come spiega il sindaco, Claudio Raveglia, è in corso un estremo tentativo per trovare una soluzione pacifica: «È in atto una contrattazione fra gli avvocati delle parti. Per quanto ci riguarda abbiamo fatto ben undici ordini di servizio per segnalare che i lavori non procedevano come esigeva il progetto, ma nulla è cambiato». La nuova palestra comporta un investimento di 1,5 milioni di euro, 600 mila dei quali finanziati da Regione . In data 6 agosto 2019 il soggetto appaltatore aveva richiesto l’erogazione di un anticipo del 20% dell’importo contrattuale (pari a 188.468 euro), ma a distanza di nove mesi, in base a una stima dei lavori eseguiti, è stato quantificato che l’importo da riconoscere sarebbe di circa 43 mila euro. E così il progetto rischia un inatteso stop.(Gianpiero Riva)

L’articolo completo su La Provincia di venerdì 26 giugno

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