Variante, il giorno più atteso
Incubo gelo e vento sull’ora X

Alle 9,30 di lunedì 29 novembre la Regina chiude a Colonno per quattro mesi. L’inizio lavori dell’opera più attesa

Il “D-day” atteso almeno 30 anni lungo la sponda occidentale del lago (ma non solo) inizia con due incognite legate ad “avverse condizioni meteo” ed almeno un altro paio direttamente connesse al piano di mobilità straordinaria via terra e via lago.

Ma andiamo con ordine. Lunedì 29 novembre alle 9.30 in punto, la statale Regina chiuderà interamente al traffico a Colonno per 120 giorni consecutivi per permettere la “fase uno” dei lavori della variante della Tremezzina. Lavori che proseguiranno 24 ore su 24 fino alle 17 del 29 marzo 2022, quando la statale verrà riaperta “a doppio senso di circolazione”. Sul lago così come lungo i percorsi alternativi (a cominciare dalle provinciali intelvesi) da oggi ci si dovrà confrontare anche con l’onda lunga della prima perturbazione invernale dell’anno. Il “giro della Val d’Intelvi” per bypassare il blocco di Colonno inizierà con la colonnina che nelle primissime ore del mattino oscillerà tra i meno 3 ed i 5 gradi.

E tenuto conto della neve caduta tra sabato sera e sabato notte (una seconda perturbazione peraltro è attesa mercoledì notte) da quota 600 metri in poi, è evidente che il “pericolo ghiaccio” è più che mai concreto. Ieri sera lungo le provinciali intelvesi - dopo gli spazzaneve - sono entrati in azione - puntuali - i mezzi spargisale. Ghiaccio è stato segnalato in serata sulla “provinciale 14” a Laino.

L’altra grande incognita è rappresentata dal vento, tenendo conto che una buona parte del piano di mobilità straordinaria avverrà via lago.

Vento che dalla nottata dovrebbe soffiare da nord, creando difficoltà di ordine diverso ai natanti della NaviComo, ma soprattutto ai due taxi boat, il primo che alle 6,25 trasporterà i 18 passeggeri (studenti in primis) da Colonno ad Argegno, il secondo che dalle 6.30 alle 8.30 vigilerà sugli scali di Tremezzo e Lenno per accompagnare ad Argegno eventuali passeggeri che gli aliscafi della Navigazione potrebbero non riuscire ad ospitare. Il vento da nord non lascerà il Lario prima di martedì notte. Da giovedì poi le temperature dovrebbero tornare a salire.

A proposito di aliscafi, lo sforzo in termini di uomini e mezzi della parte della NaviComo sarà - anche su questo fronte - molto importante. Questo perché se i due aliscafi del mattino a beneficio di studenti e lavoratori (in servizio direzione Como) sin qui hanno trasformato una media di 170 passeggeri, da oggi i tre aliscafi che collegheranno il lago con il capoluogo potranno trasportare sino a 480 passeggeri, quasi 3 volte tanto.

A proposito di Navigazione, in molti ieri sono ricorsi all’abbonamento settimanale (28 euro il costo sulla tratta Lenno-Como) in attesa di poter dar corso all’abbonamento mensile (92,50 euro il costo sempre da Lenno a Como, 108 euro il costo sull’asse Menaggio-Como), così da aver poi diritto alla riduzione del 50%. Il tema di fondo è che oggi e domani - al contrario di Asf (81 euro l’abbonamento Lenno-Como) - bisognerà ricorrere al biglietto, per chi poi dal 1° dicembre sottoscriverà l’abbonamento mensile.

In molti - e qui non c’entra la Navigazione - hanno rimarcato anche il fatto che l’abbonamento “Io viaggio in Provincia” - utile anche per l’interazione coi mezzi urbani - non porterà in dote lo sconto del 50%. Il Comune di Tremezzina ha fatto sapere che “provvederà direttamente al rimborso del 50% sul costo dell’abbonamento “Io Viaggio in Provincia”.

(Marco Palumbo)

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