Veleni nell’aria
Attesa pioggia
a Santo Stefano

Fuori controllo le quantità di polveri sottili in città e in provincia, malissimo l’hinterland milanese

Lo smog avvolge il Natale di Como, ma si respira malissimo anche a Cantù e perfino a Erba. Ieri mattina il bollettino giornaliero sulla qualità dell’aria prodotto da Arpa segnava nel capoluogo lariano 92 microgrammi di pm10 per metro cubo, una concentrazione piuttosto alta se si pensa che il campanello d’allarme suona a quota 50.

A Cantù questo valore, riferito al giorno precedente, toccava i 90 mg, a Erba i 75. Ieri era il terzo giorno consecutivo sopra ai livelli consentiti e tutto lascia pensare che anche oggi e domani, alla vigilia e nel giorno di Natale, il dato verrà confermato. Infatti secondo gli esperti di Arpa oggi, la Vigilia, un promontorio d’alta pressione manterrà sulla Pianura Padana il tempo stabile in assenza di precipitazioni. I venti saranno se non assenti di certo deboli. Le condizioni favorevoli all’accumulo degli inquinanti nell’aria proseguiranno il 25 dicembre.

Poi, nella notte, da martedì 26 con Santo Stefano potrebbero tornare le prime piogge unite anche a un rinforzo progressivo della ventilazione capace di allontanare lo smog. Certo è che in queste ore i picchi di pm10 sono insopportabili in mezza Lombardia, paragonabili all’aria che si respira a Pechino. A Meda i microgrammi di particolato secondo il bollettino di Arpa erano 129 per metro cubo, 121 a Monza, a Merate 120 e a Saronno 110, valori non diversi a Brescia come a Pavia. La situazione nella bergamasca con una media provinciale di pm10 registrata in 132,4 microgrammi. Purtroppo tutti i cittadini del bacino padano condividono la stessa aria. Blocchi al traffico e analoghi provvedimenti se da Santo Stefano dovessero tornare le piogge rischierebbero comunque di essere tardivi. Le autorità sanitarie e scientifiche hanno dimostrato una stretta correlazione tra i livelli di smog e gli accessi ospedalieri al pronto soccorso, soprattutto per malattie inerenti l’apparato respiratorio. Nella nostra città il primo fattore inquinante è il traffico, circa il 50% delle emissioni totali, nel panorama lombardo invece hanno un peso più importante le emissioni prodotte dagli impianti di riscaldamento, soprattutto caldaie e caminetti a legna.

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