Siravo: "Ci vorrebbe un'altra soap
per valorizzare il vostro lago"

Al teatro Fumagalli di Cantù il ritorno di un "vecchio"amico del nostro territorio: Edoardo Siravo, interprete del commissario Leoni nella popolarissima soap "Vivere sarà, venerdì 29 ottobre, sul palcoscenico del Fumagalli per interpretare "La bisbetica domata" di Shakespeare

Su il sipario al teatro Fumagalli di Cantù, con il ritorno di un "vecchio"amico del nostro territorio, al quale il personaggio in questione è stato legato per una lunga stagione personale e professionale. Si parla di Edoardo Siravo che molti ricorderanno come interprete del commissario Leoni nella popolarissima soap "Vivere", ambientata sulle rive del Lario e nei dintorni. Siravo sarà, venerdì 29 ottobre, sul palcoscenico del Fumagalli, alle 21.15, per interpretare un indiavolato Petruccio in "La bisbetica domata" di Shakespeare. Con lui nel ruolo della prima donna, Caterina,Vanessa Gravina, altro volto popolare, che è anche compagna nella vita di Siravo. (Biglietti a 28 - 25 euro. Info: 031/733711).
Siravo, dal personaggio del bonario commissario al marito di una bisbetica sul palco del teatro. Un cambiamento che la soddisfa?
Il pubblico sa che ho sempre fatto teatro e che anche mentre interpretavo il ruolo di Leoni in Vivere, coltivavo progetti personali sulle scene. Recitare Shakespeare poi è un privilegio che ogni attore vorrebbe sperimentare.
Anche per un testo spesso accusato di misoginia?
Ma no, in fin dei conti "La bisbetica" non è propriamente un testo contro le donne. Come sempre, Shakespeare sa mantenere la giusta ambiguità. Lo dimostra il celebre monolgo di Caterina che sembra dire "Va bene, mi arrendo alla forza ma ora combatterò con le armi che mi sono proprie: intelligenza e astuzia".
Un testo attuale?
Certamente, soprattutto in una società in cui si sta nuovamente riaffacciando un maschilismo orrendo che umilia la donna e la tratteggia in modo peggiore che in passato. La regia di Armando Pugliese poi ambienta lo spettacolo in un domani futuribile che consente attualizzazioni.
Come avete lavorato su Petruccio e Caterina?
Siamo una coppia indiavolata in scena. Sarà perché lo siamo anche nella vita. In questo senso il teatro è davvero catartico!
Il teatro è certo interessante ma Vivere e il Lario le mancano, dica la verità… Sì, è vero, anche perché coincide con un periodo in cui ero più giovane (ride). A parte gli scherzi è stata un'esperienza molto importante che mi ha permesso anche di entrare in contatto con un territorio pieno di bellezze e di potenzialità.
Potenzialità che lei ha anche cercato di valorizzare, in un aggancio tra le storie e i personaggi della soap e i luoghi. Un progetto da ripetere?
Credo di poter dire di aver avuto delle buone idee che hanno riscosso anche grande successo tra il pubblico degli spettacoli estivi, felice di incontrare dal vivo i propri beniamini televisivi. Poi la chiusura di Vivere (le cui repliche, per altro sono ancora programmate sl canale La Cinque ndr) ha posto fine a questi progetti. Un peccato, perché funzionavano e davano anche visibilità a luoghi bellissimi ma sempre poco sponsorizzati.
Intanto continua la sua avventura tv in "Distretto di polizia", sempre da tutore dell'ordine… E' nel mio destino, ma ai personaggi dei polizieschi do un volto umano e gioviale, come è nel mio carattere.

Sara Cerrato      

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