Casati e Lugiato
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Verrà assegnato il 24 giugno a Roma, dal presidente della Repubblica Napolitano, il prestigioso riconoscimento dell'Accademia dei Lincei per il 2010: viene così confermata la "doppietta" che ha vinto il Premio Fermi nel 2008. Entrambi i professori insegnano all'Università dell'Insubria di Como, ateneo che Casati ha contribuito a fondare nel 1989.

di Marco Cambiaghi

Doppietta della fisica lombarda - e comasca - con importanti riconoscimenti per i suoi fondatori: dopo il Premio Fermi nel 2008 per i loro fondamentali risultati teorici nello studio dei sistemi complessi, l'Accademia Nazionale dei Lincei ha assegnato ex-aequo al professor Giulio Casati e al professor Luigi Lugiato dell'Università dell'Insubria il Premio Internazionale per la Fisica 2010, assegnato ogni due anni. La cerimonia di consegna del premio avverrà nel corso della «Adunanza Solenne» della Accademia il 24 giugno a Roma a Palazzo Corsini alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L'importante riconoscimento ha colto di sorpresa il professor Casati, direttore del Centro Sistemi Complessi dell'Università comasca, che commenta così la notizia dell'assegnazione con «La Provincia»: «Non me l'aspettavo; sono rimasti piacevolmente sorpreso. Questo Premio è il riconoscimento per il lavoro che facciamo». Un ottimo lavoro, a quanto pare, visti i risultati conseguiti, come il Fermi di due anni fa, assegnato dalla Società Italiana di Fisica. Il riconoscimento, che già fu di Zichici e Cabibbo, fu assegnato a Giulio Casati per la comprensione del rapporto tra caos classico e quantistico anche in relazione al quantum computing, e a Luigi Lugiato per la scoperta di strutture spaziali da instabilità nelle interazioni non lineari luce-materia. «Mi occupo da anni di caos deterministico e delle sue applicazioni, delle quali si avvalgono un numero sempre maggiore di discipline - continua Casati, contattato nel corso di un Congresso Internazionale sull'energia a Barcellona - e soprattutto in questo periodo, per uscire dalla crisi in cui ci troviamo, il modo migliore è quello di puntare sulla ricerca, sull'innovazione». Fra le applicazioni pratiche verso cui puntare, Casati indica sicuro il settore energetico, «il problema energetico - ci dice - è fondamentale per la crescita economica». Negli ultimi anni a Como i ricercatori si stanno occupando di studiare i flussi di energia e i flussi di calore. Nel passato è stato fatto moltissimo nel campo della microelettronica, per controllare la corrente con dispositivi molto piccoli, tuttavia non è stato fatto lo stesso nel controllo delle correnti di calore, come energia. Le applicazioni pratiche sarebbero, solo per fare degli esempi, migliori isolatori.
In molti casi, è proprio la ricerca di base a fungere da motore per la spinta, anche economica, di un paese. «Basti pensare - continua il fisico - che il prodotto interno lordo delle nazioni più sviluppate si fonda sulla meccanica quantistica».

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Eco di Bergamo INTERVISTA A CASATI