Il Sociale si trasforma in arena pop

Le urla delle ragazzine. E i cartelloni in stile Mtv, con i cuoricini e i nomi dei cantanti. Sabato sera, per raccogliere fondi a favore dell'Aism di Como, il Teatro Sociale si è trasformato in un'arena pop d'alto profilo. Nobilissima finalità, la solidarietà all'Associazione italiana sclerosi multipla.

Le urla delle ragazzine. E i cartelloni in stile Mtv, con i cuoricini e i nomi dei cantanti. Sabato sera, per raccogliere fondi a favore dell'Aism di Como, il Teatro Sociale si è trasformato in un'arena pop d'alto profilo. Nobilissima finalità, la solidarietà all'Associazione italiana sclerosi multipla. La città ha risposto bene. Per i big nazional-popolari saliti sul palco – bravi a far registrare il tutto esaurito, con oltre un migliaio di spettatori – è stato più importante esserci che, in qualche caso, cantare. Nelle tre ore di show, non è mancato l'effetto playback. Con musicisti, sulla maggior parte dei brani, per nulla preoccupati dell'esecuzione. Lo spettacolo – a base di basi – è risultato coinvolgente per i giovanissimi fan. Dal pubblico, hanno spesso cantato i ritornelli. Tra movenze, mosse, balletti e saltelli dei loro miti. Una specie di puntata del Festivalbar con karaoke di gruppo.

Se per tutti la medaglia al valore, vista la causa, è meritata, il premio sincerità l'ha senz'altro vinto Emma, scuderia di «Amici», poco dopo aver attaccato «Con le Nuvole». «Scusate, ho sbagliato», le sue candide parole per stoppare il mixer, e restituire un tocco di umanità tra i professionisti del belcanto da hit parade. Buona, per tutti, la presenza scenica. La gara dell'applausometro è stata vinta da Valerio Scanu, vincitore di Sanremo 2010. Un cenno della mano basta a far gridare la folla. Dopo «Mio», su invito degli organizzatori, Scanu rimane «Per tutte le volte che», altrimenti nota come «in tutti i luoghi/ in tutti i laghi». Ed è dose supplementare di delirio. Sex simbol della serata, Luca Dirisio, in grado di far impazzire le ragazze al semplice e parziale sollevamento di una t-shirt bianca. Incitamenti a gran voce anche per Jessica Brando e Luca Napolitano. Da segnalare, l'improvvisata alla Iggy Pop di Walter, il cantante dei Lost, con svelta arrampicata per poter passeggiare sui bordi di una decina di palchetti. Tripudio per gli apprezzatissimi Modà, con la radiofonica «Sono già solo».

La serata è stata riempita anche da Finley, Donato Santoianni, Federica Camba, i vampireschi Mandragora Scream – situati tra i Goblin di Dario Argento e Marilyn Manson – e Valeria Romitelli, nuova leva. Ah, c'erano anche i Rio: a far finta di suonare la chitarra, Marco Ligabue, fratello del più famoso Luciano. Paolo Meneguzzi, ospite a sorpresa, dopo aver pelvicato su «Imprevedibile», ha annunciato di prepararsi all'America. Finale, la consegna delle targhe di riconoscimento agli artisti. L'Aism ringrazia.

Christian Galimberti

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