Il centralino in dialetto
torna "gag" in teatro

Il comico si prepara a tornare sul palco, a Milano, con il più atteso degli show di fine anno. Como continua ad essere, come ricorda lui stesso, un'eccellente fonte di ispirazione...

di Marco Castelli

«Abbiamo il dovere di rilanciare la comicità nell'ultimo giorno dell'anno. Quando il Parlamento è chiuso…». Enrico Bertolino non risparmia una battuta sferzante per presentare il suo spettacolo, <+G_CORSIVO>Passata è la Tempesta? Nuovi lampi di ovvietà<+G_TONDO> che andrà in scena in versione speciale il 31 dicembre, alle 22, al Teatro Ciak di Milano. Il riferimento esplicito, ovviamente, riguarda i politici che, secondo il comico, «ormai hanno invaso il mondo del cabaret». Ironico e disincantato, come sempre, Bertolino si prepara a vivere un 2011 intenso: dopo la tappa milanese, infatti, porterà il suo show nei teatri di tutta Italia fino a marzo (il 22 gennaio sarà a Varese) e tornerà sul piccolo schermo, nella nuova edizione di "Zelig".
La politica sarà uno dei temi forti?


A dir la verità, ho cercato di tenerla fuori il più possibile dallo spettacolo, semplicemente perché oggi, nei talk show, stiamo assistendo a una vera e propria invasione della politica nella comicità. Senza fare distinzioni di partito, attualmente i politici sono più in tv che in Parlamento e stanno invadendo “il campo” a noi comici. Per questo, il mio spettacolo presenterà soprattutto una satira di costume: non bisogna dimenticarsi che il compito del cabarettista non è quello di denunciare, ma quello di far ridere.

Lo scorso anno, nel suo spettacolo, parlava anche della voce in dialetto del centralino del Comune di Como…


Riproporrò la gag anche quest'anno. Mi aveva molto colpito, soprattutto perchè la voce somigliava a quella di un ubriaco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA