Vitali si "riscrive": "Nel 2001
avevo sprecato un racconto"

Lo scrittore bellanese torna in libreria il 17 novembre con "Zia Antonia sapeva di menta" (Garzanti, 147 pag., 13, 90 euro). Leggi le prime pagine, nell'anteprima esclusiva su La Provincia di Como in edicola il 15 novembre. Guarda il book trailer del romanzo.

di Sara Cerrato

Novità "con riserva"  in libreria per lo scrittore laghée di fama nazionale, Andrea Vitali. Giovedì, i fan delle sue storie, troveranno sugli scaffali un romanzo tutto da gustare, edito da Garzanti. Si tratta di "Zia Antonia sapeva di menta", opera dai toni del giallo soft ("gialliccio" lo definisce, con autoironia, lo stesso autore) ambientata, come sempre, a Bellano, nella casa di riposo.
Chi conosce bene l'ormai corposa produzione di Vitali, si sarà accorto che la narrazione non è del tutto nuova. Si tratta infatti di una riscrittura di un racconto del 2001. È lo stesso Vitali a comunicarlo, «per rispetto dei cinquemila lettori che, a suo tempo, acquistarono la raccolta "L'aria del Lago"». Chiediamo lumi allo stesso autore.

Vitali, ancora una volta, in autunno il suo pubblico trova un romanzo basato su un racconto precedente, mentre si aspetta la primavera per la novità assoluta. Perché questa prassi?


È una scelta dell'editore che ha acquistato anche i diritti dei miei lavori precedenti. Si pubblicano due titoli all'anno, con una ripresa e un lavoro nuovo.

Anche le "riprese" sono molto riscritte. Ci parla del suo metodo di lavoro, in questi casi?


Parto dalla rilettura e poi… mi vergogno un po'…

Si vergogna?


Nel senso che trovo parti che sento di dover integrare o cambiare. A tratti mi rendo conto di come, in passato, avessi "sprecato" delle occasioni narrative preziose, che possono essere riprese.

(Leggi tutta l'intervista su La Provincia di Como in edicola il 15 novembre)

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