Addio a Hitchens
polemista di classe

Lo scrittore britannico è morto a Houston, dopo mesi di lotta contro il cancro. Giornalista, notissimo nel mondo anglosassone, 62 anni, studi a Oxford, ha scritto un'autobiografia che leggeremo in aprile, pubblicata da Einaudi.

Giornalista, scrittore, ma soprattutto pamphlettista nella grande tradizione britannica e bastian contrario. Christopher Hitchens è morto a Houston di polmonite, una complicazione fatale dopo 18 mesi di battaglia contro il cancro all'esofago. Convinto che «uno degli inizi dell'emancipazione umana è la capacità di ridere delle autorità», "Hitch", come amava essere chiamato dai tempi di Oxford aveva scatenato il suo spirito caustico su personaggi come Madre Teresa di Calcutta, Lady Diana, Bill Clinton, Noam Chomsky e Henry Kissinger. Dopo l'11 settembre aveva avuto eco planetaria il confronto-scontro con Chomsky sull'islam radicale. In generale, le sue prese di posizione dividevano: molti lettori lo consideravano un eroe del pensiero, molti ne criticavano aspramente le posizioni radicali. In Italia la sua autobiografia, "Hitch 22" uscirà nell'aprile del 2012, edito da Einaudi. "Hitch" faceva parte della stessa cerchia letteraria con Salman Rushdie, Julian Barnes Clive James e Amis. L' ultimo saggio, online su "Vanity Fai"r, è una riflessione terminale su come la malattia cambia l'uomo.

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