I Masnadieri di Lavia
fa riflettere sull'oggi

Il dramma di Schiller, andato in scena sabato 21 gennaio al Teatro Sociale di Como presenta tante suggestioni valide anche per ragionare sul presente. La replica domenica 22 gennaio alle ore 20.30. Guarda la fotogallery.

di Sara Cerrato

Un pubblico non molto folto ha accolto, sabato 21 gennaio, al teatro Sociale di Como, la messinscena dello spettacolo di prosa "Die Rauber. I Masnadieri" di Friederich Schiller, proposto da un cast corposo e giovane che ha avuto l'opportunità di essere diretto da Gabriele Lavia.
L'allestimento, che sarà in scena anche stasera, alle 20.30, è una produzione Teatro di Roma e Teatro Stabile dell'Umbria. Lavia, uno degli attori e dei registi più noti e carismatici degli ultimi decenni, ha scelto di mettere in scena la tragedia in cinque atti, opera giovanile del genio tedesco e rappresentata per la prima volta nel 1780. Con una scenografia minimale ma suggestiva e soprattutto con la forza interpretativa dei giovani attori, è andata in scena la vicenda in pieno stile Sturm und Drang,  in cui i temi drammatici della ribellione e della ricerca della libertà sono pienamente al centro della vicenda. Un testo antico e pervaso dalle passioni che, nel XIX secolo, avrebbero portato ventate di rivendicazioni liberali in tutta l'Europa dell'assolutismo. Eppure anche uno spettacolo attuale, che parla alle nuove generazioni e fa pensare al significato di parole alte come libertà e prigionia, in un desiderio di aria nuova che coincide con la necessità di liberarsi, non più dalle catene dell'oppressione politica ma da falsi bisogni e da un panorama reso piatto e indistinto dalla mancanza di sogni. La struggente storia d'amore del protagonista poi ha creato un ulteriore elemento di coinvolgimento. Per la replica di domenica 22 gennaio, biglietti da 27 a 13 euro + prevendita. Info: www.teatrosocialecomo.it e 031/270170. (Al centro: foto Pozzoni)

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