Cultura e Spettacoli
Mercoledì 07 Marzo 2012
Addio Lucia Mannucci
La Cetra che amava il Lario
La voce femminile del quartetto è morta a Milano a 92 anni, per anni aveva vissuto a Cernobbio, con lei finisce le'poca del gruppo che fece la storia del varietà italiano
Con la morte di Lucia Mannucci, nata a Bologna ma milanese d'adozione, classe 1920, scompare un altro pezzo di un universo artistico-musicale fatto di talento, semplicità e umiltà. Insieme a Virgilio Savona, suo marito, morto tre anni fa, a Felice Chiusano e Tata Giacobetti, Lucia ha intrattenuto l'Italia fin dal dopoguerra con un genere musicale inizialmente improntato al jazz e allo swing. Per decenni popolarissimi in radio, in tv e al cinema, sono stati inutili i ripetuti tentativi di farli tornare sulle scene.
Per tanti anni, ai tempi dell'intensa attività del Quartetto Cetra, la villa a Cernobbio, sul lago di Como, del maestro Virgilio Savona e Lucia Mannucci è stata un punto di riferimento per arrangiamenti musicali e canori che hanno fatto la fortuna del complesso.
La dimora signorile era nella zona residenziale di Piazza Santo Stefano, in via Colorina, tra tanto verde e un'apertura panoramica sul lago.
La famiglia aveva anche una barca in Riva utilizzata con molta frequenza per piacevoli escursioni lungo le sponde del primo bacino.
Il legame dei Cetra con Cernobbio era stato così solido da indurre l'Amministrazione comunale a mettere a disposizione alcune sale di Villa Bernasconi, accanto alla sede del Centro Studi Raul Merzario, per accogliere l'archivio del complesso.
Le trattative, propiziate dal presidente del consiglio comunale Valter Colombo, medico della famiglia, erano a un buon punto, ma la morte di Savona aveva provocato una sospensione, poi un disimpegno della famiglia.
Guarda qui un video di Youtube dell'ultimo compleanno della Mannucci e leggi ampi articoli su La Provincia dell'8 marzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA