Cultura e Spettacoli
Giovedì 08 Marzo 2012
Un'adolescenza difficile
per l'americano Faenza
Ha uno stile anche "troppo Usa" il film del regista italiano girato a New York, ispirato a un ottimo romanzo generazionale. Guarda il video.
Diciassette anni e un quesito: asociale o disadattato? Ma non drammatizziamo: il ragazzo James può confortevolmente cincischiare tra le due possibilità: separati, la madre, che si ostina a risposarsi, gli dà lavoro nella propria galleria d'arte - siamo a New York City - e il padre, tutto occhi per giovani bellezze, affronta con pari disinvoltura piccoli ritocchi estetici e rapporti coi figli (la più grande ha una relazione con un professore che potrebbe giusto esserle genitore), lo giudicano strano.
Non guasterebbe però un supporto psicologico: nel film che Roberto Faenza ha tratto da un bestseller d'oltre oceano, l'universo degli strizzacervelli del cinema americano è almeno un po' diverso - prima seduta in cucina, la successiva facendo jogging - e però la "life coach" Lucy Liu ne instrada la voglia di non essere come gi altri si aspettano che lui invece sia. Sarà retaggio della nonna, rifugio e consolazione di James, il titolo del film, e del libro che l'ha ispirato, nella pacificatoria appendice di "Un giorno questo dolore ti sarà utile", girato tra New York e Washington da un regista italiano la cui macchina da presa non si sente all'estero. Anzi, sembra immersa nell'ambiente stesso del protagonista, così newyorchese da risultarne compiaciuta. Il che è legittimo, tanto più che si tratta di una trasposizione debitamente illustrativa del romanzo di Peter Cameron; non basta però per ravvivarlo sullo schermo.
Personaggio di candide aspettative - appunto remote da chi gli sta attorno e infatti l'ansia di solitudine è quella che il protagonista esprime meglio - James (Toby Regbo, adeguato per età e atteggiamenti non necessariamente sopportabili) affronta il tempo della crescita in un'atmosfera che non tarda a manifestare una sorta di progressiva estenuazione. Resta il mestiere con cui Faenza pratica un cinema che attinge regolarmente ai libri in una veste di sicura eleganza che la confezione condivide con il cast.
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