Cultura e Spettacoli
Martedì 25 Settembre 2012
E' morto Brando Giordani
Ideò "Odeon" e "Carramba"
Aveva 81 anni il giornalista e autore della Rai, inventore dei maggiori successi degli anni Settanta-Ottanta, da "Il Fatto" di Biagi al rotocalco "Odeon", al talk show "Pronto Raffaella?".
<+tondo>Ideatore di programmi diventati cult come "Pronto Raffaella?" e "Odeon", il primo programma italiano di infotainment, in oltre 50 anni di attività ha ideato e realizzato programmi di successo di generi diversi: dall'informazione ai programmi culturali, dal teatro-inchiesta agli sceneggiati, dal varietà ai "contenitori" in diretta. Nato nel 1931 nella capitale da Igino, giornalista e politico, uno dei padri della Costituzione Italiana, a 20 anni entra in radio, per poi passare al primo tg dell'era televisiva, quello diretto da Vittorio Veltroni.
Collabora con Enzo Biagi per "RT", il primo rotocalco televisivo, e con Ugo Zatterin. Nel '69, chiamato da Fabiano Fabiani, dirige "Tv7". Lasciato l'impegno giornalistico, segue Fabiani ai Programmi speciali e culturali insieme a Furio Colombo, Emmanuele Milano, Golino, Augias e Minoli. È il periodo delle grandi inchieste a puntate firmate da personaggi come Flaiano e Moravia, e per la regia di Rossellini, Olmi, De Sica, Blasetti, Pasolini, di suo fratello Sergio e della tv dei ragazzi di De Benedetti e Lisi. È sua l'idea de "La vita di Gesù" di Zeffirelli. Così come la regia de "La violenza e la Pietà", un documento diffuso in tutto il mondo sul restauro della Pietà di Michelangelo danneggiata da un folle a San Pietro, che si chiude con l'immagine della Madonna con il Cristo in braccio, alla quale si sovrappone quella di una madre vietnamita con il figlio.
Dopo la riforma Rai, Giordani torna al giornalismo come vicedirettore del neonato Tg2, e inventa e realizza con Emilio Ravel uno dei programmi più popolari del dopo-riforma: "Odeon - Tutto quanto fa spettacolo", primo esempio italiano di infotainment e primo programma in collaborazione tra rete e testata. Instancabile, nel '78 lavora al lancio della Terza rete e nel 1979 diventa capostruttura a Raiuno. Qui crea un settimanale di spettacolo "Variety", e segue la realizzazione del kolossal "Marco Polo", che vince l'Emmy come miglior film dell'anno. L'intrattenimento è il suo pane: è ideatore per Raiuno di nuove formule, come "Italia Sera", contenitore quotidiano che apre la strada ai format del preserale, e il mitico "Pronto, Raffaella?", che nel 1982 inaugura la fascia di mezzogiorno.
Dopo un periodo alla vicedirezione del Tg1 di Demetrio Volcic, nel 1994 Giordani viene nominato direttore di Raiuno, dove conclude la sua carriera in viale Mazzini con programmi come "Il fatto" di Enzo Biagi, "Credere non credere" di Sergio Zavoli e "Carramba", uno dei format più imitati della storia della tv. Ha inoltre lavorato a Sky e a TV2000.
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