Cisco, ma tutta questa cocciutaggine?
Non posso farci niente: i miei amici hanno notato la resistenza e la tenacia con cui mi ostino ad andare avanti. A volte è un pregio, a volte è un difetto. "Il mulo" è anche il titolo del mio secondo disco. Ho voluto scrivere un elogio di queste caratteristiche, un inno per resistere agli urti della vita.
Che cosa resta del periodo nei Modena City Ramblers?
Quindici anni non si cancellano: non rinnego e non rimpiango nulla. Ma quello che proporrò a Cucciago non è uno spettacolo "stile Modena". Se vi aspettate qualcosa del genere, non venite. Ci saranno le canzoni che sento mie, anche quelle del mio primo passato. Le riproporrò in chiave aggiornata.
La tua musica si lega più a un pubblico di seguaci che alle logiche discografiche. O no?
Certo. C’è un rapporto di fidelizzazione con la gente che ti segue, una specie di osmosi. E poi si sa, per le case discografiche è un periodo terribile. Non investono soldi su nessuno, quel poco che spendono è per il pop televisivo, sulle trasmissioni che dovrebbero lanciare nuovi talenti.
E con la folk music, come la mettiamo?
Io sono un cantante che il mondo folk ha sempre rinnegato. Scrivo canzoni in modo folk, ma attingo alla musica etnica, al rock d’autore. Sì: al folk irlandese. Ma anche ai cantautori. È vero, la musica celtica britannica mi ha formato. Come la musica popolare del mediterraneo, il klezmer.
E i messaggi? Non pensi che la musica abbia perso il potere di risvegliare dai torpori?
La musica, ancora oggi, riesce a far comunicare le generazioni. Ma in un momento in cui l’informazione è sempre più dispari, l’arte deve rileggere in maniera creativa il proprio tempo. Non può essere slogan di denuncia. Ma una forma «poetica», con i connotati del tempo in cui viene scritta.
Racconti un’Italia che, a tuo dire, non cambia. Che cosa, in particolare, non ti va giù?
La gerontocrazia. Tutti questi vecchi, attaccati al potere come delle sanguisughe. Abbiamo cariatidi che manovrano burattini. Io credo che i giovani esistano, e che abbiano qualcosa da dire: mettiamoli alla prova. Il ricambio deve avvenire al più presto.
Christian Galimberti
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