Ottavia Piccolo: "Porto a teatro
il dovere della testimonianza"

L’attrice in biblioteca a Como con brani tratti dal libro e dal film  su Anna Politkovskaja

Da molti anni, la sua esperienza d’attrice l’ha condotta a frequentare i palcoscenici non soltanto come interprete di classici ma come portatrice di storia e memoria, in un teatro cosiddetto “civile”. Si parla di Ottavia Piccolo, attrice popolarissima e nello stesso tempo capace di mantenere alto il livello qualitativo. Sarà lei la protagonista, giovedì 29 ottobre, alle 21, di una particolare e attesa serata, organizzata in biblioteca a Como, da parte dell’associazione Il Senato delle Donne di Como. Nell’ambito della  presentazione  del nuovo mensile Geniodonna, realizzato dall’associazione comasca insieme Federazione delle associazioni femminili ticinesi, la Piccolo  interverrà recitando  brani tratti da “Il Sangue e la Neve vita e morte di Anna Politkovskaja”, libro e video in memoria della giornalista russa.
Signora Piccolo, ancora una volta, per lei, una prova importante, in cui il lavoro d’attrice si “aggancia” alla storia e all’attualità…
Sì. E’ sempre più presente in me la passione per il mio lavoro unita all’attenzione per ciò che accade, per episodi di cui è necessario conservare la memoria: che si tratti della Shoah, delle ingiustizie collettive o di una storia che vede protagonista una donna sola contro il potere.  In particolare infatti, il tema della serata di Como vedrà al centro la vita e la morte, avvenuta poco più di tre anni fa, della giornalista russa Anna Politkovskaja, divenuta simbolo nitidissimo e tragico dell’importanza della libertà di stampa portata fino all’estremo sacrificio. Abbiamo voluto realizzare un omaggio a questa donna coraggiosa, messa a tacere da poteri forti che non tolleravano la sua azione di denuncia contro le violenze inenarrabili del conflitto sotterraneo tra Russia e Cecenia. Per tutte le sue testimonianze, per i tanti articoli scritti dalle pagine della Novaja Gazeta, per il suo prestigio sempre crescente, che le aveva procurato anche la possibilità di farsi intermediaria per soluzioni di pace in momenti davvero drammatici, Anna venne uccisa a sangue freddo e  la sua vicenda è ancora lì a chiedere giustizia.
Di che natura sarà il suo intervento in biblioteca a Como?
Interpreterò alcuni passi di un un testo scritto da Stefano Massini, che ha rielaborato in forma drammaturgica pensieri e i racconti della Politkovskaja, attingendo agli articoli usciti sulla Novaja Gazeta fra il 1999 e il 2006. L’autore ha ripercorso, attraverso la parola della giornalista,  i momenti della vita di  donna che ha sfidato il potere e ha pagato con la morte. Nel libro sono raccolti invece stralci di interviste, frammenti di reportage, rivelazioni, confessioni, denunce, lettere della giornalista.
Dal testo di Massini poi è stato tratto un film…
Sì e ne verranno anche proiettate delle parti. I due linguaggi, quello della parola e quello dell’immagine però non si escluderanno l’uno con l’altro ma al contrario saranno complementari.
Lei è protagonista anche di questo lavoro in video…
Sì. Ho lavorato in questa realizzazione diretta da Felice Cappa. Il film, “Il Sangue e la Neve”, che è stato presentato al Festival del Cinema di Venezia e che ha già avuto diverse anteprime in Italia, è andato anche in onda su Raidue lo scorso 15 ottobre. Abbiamo lavorato non per interpretare una storia ma per essere testimoni e perpetuare il ricordo di Anna Politkovskaja, in modo da ribadire il valore della sua attività giornalistica e del suo sacrificio. 

Sara Cerrato

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