A Como il "ricercatore"
che indaga nel paranormale

Leonardo Montoli, autore di un libro-inchiesta sulla parapsicologia e lo spiritismo, edito da Mursia, è relatore di una conferenza il 9 aprile in città

Problematiche, fenomenologia, storia della parapsicologia, esperienze, carisma, possessione diabolica, giovani e paranormalità, magia nera, psicotronica, neurologia, psicologia, biologia molecolare, chimica farmacologica: l’elenco non è completo ma comprende parte degli argomenti affrontati dal libro di Leonardo Montoli, «La ricerca parapsicologica oggi. Documenti e prospettive» (Mursia editore, pp.785, 28 euro) che sarà presentato stasera alle 20.45 alla Sala Ina Assitalia in via Recchi a Como, appuntamento organizzato dalla sezione comasca di FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari). Oltre all’autore, sarà presente Amalia Agostena, studiosa di parapsicologia.
Montoli, giornalista (per lungo tempo ha lavorato come addetto stampa in aziende), che da anni si occupa della parapsicologia con autorità nel settore e scienziati, ha cercato di tracciare i confini dell’occulto, che oggi ha assunto dimensioni da richiamo di massa, imponendo nei fatti una riflessione fra chi ci crede e chi non ci crede. «Colpa dei mass media - sottolinea Montoli - che molto spesso accentuano il lato sensazionalistico del paranormale, senza condurre una ricerca chiara e onesta sui perché un soggetto ammette o meno di credere a fenomeni catalogati sotto l’ombrello "paranormale"».
Il testo vuol essere un compendio che affronta e analizza questo sterminato quanto complesso mondo, con la consapevolezza che «in giro ci sono un sacco di imbroglioni». A conferma della confusione che affligge l’argomento, Montoli ha sentito il bisogno di scrivere anche un glossario «c’è una mancanza di chiarificazione sul lessico, e allora ho redatto un glossario per trasparenza col lettore».  Fra i molti argomenti trattati, la risposta di un fisico ai fenomeni di psicotronica (cioè l’uomo visto come energia), il limite tra malattia psichiatrica e chi afferma di essere posseduto, avere le visioni, il rapporto tra spirito e materia ossia cosa accade nel cervello quando un individuo dice di essere suggestionato. Fra gli interpellati, anche un esorcista, «il quale ha affermato - dice Montoli - che su 1000 casi di persone presunte possedute, la quasi totalità sono malati mentali. Resta quella piccola percentuale di persone che vivono realmente dei fenomeni strani: si tratta di gente che rifugge la luce dei riflettori e vive con riservatezza questo suo essere "speciale"».
Dunque tutti i cartomanti, maghi e medium della tv, ai quali si rivolgono oltre 10 milioni di italiani, sono dei ciarlatani? «Moltissimi giovani si buttano a capofitto sul paranormale, si tratta di una vera e propria emergenza sociale. E purtroppo c’è ancora molta disinformazione». Delle parole dei circa 20 intervistati che sostengono di avere le visioni, l’autore dice di essere stato colpito «dall’onestà di chi si chiede ancora cos’è la stranezza che vive e il senso di ponderazione, di equilibrio che li caratterizza, per cui fanno spesso dei consulti gratuiti». Quello di Montoli è dunque un compendio che fornisce una serie di chiavi di lettura dell’occultismo, rilasciate da esperti e scienziati, anche se il volume si chiude con l’intervista a un membro dell’Accademia delle Scienze di New York il quale contesta l’applicazione del metodo scientifico ai fenomeni psichici. A dire, siamo di nuovo daccapo.


Silvia Ortoncelli

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