Addio Paul Newman
Si chiudono gli occhi più belli del cinema

L'attore è morto nella sua casa in Connecticut, ucciso dal cancro a 83 anni

Gli occhi azzurri di Paul Newman - di lago, che cambiano sfumatura - sono stati celeberrimi, e le labbra, come orlate da un’increspatura. L’attore Paul Newman è morto ieri notte a New Haven, nel Connecticut dove aveva chiesto di recente di poter tornare «a morire». Newman aveva 83 anni e da tempo era malato di cancro.

Forgiato nel crogiolo dell’immigrazione in America, il padre d’origini ebreo-tedesche, la madre ungherese cattolica, Newman appariva di una bellezza mutuata dalle statue antiche, capace però di suscitare la simpatia per cui il pubblico si è riconosciuto nei personaggi autentici di cui è stato interprete in un mestiere difficile, quale considerava il suo d’attore. Come, parole sue, quello di dragare un fiume.
Per questo ha sempre scelto i ruoli, studiandoli con cura meticolosa così da comprendere e valorizzare le ragioni del regista (e da lì è passato il suo apprendistato di regia, con sbocchi niente affatto occasionali, semmai votati all’amore della sua vita, Joanne Woodward). È la lezione dell’Actor’s Studio, dove Newman era approdato nel 1952, appartenente alla generazione di Marlon Brando e James Dean.
Bernardino Marinoni

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