Autunno lariano in "giallo"
Varesi: "La provincia dà i brividi"

Lo scrittore, che ha inventato il personaggio del commissario Soneri, è tra i finalisti del Premio Azzeccagarbugli di Lecco. Domenica si apre a Monticello Brianza il festival "La passione per il delitto"

Il Premio Azzeccagarbugli al romanzo poliziesco, assegnerà venerdì 26 settembre, al Teatro Sociale di Lecco, il titolo di vincitore assoluto della sua quarta edizione. La cinquina di finalisti è costituita da Elisabetta Bucciarelli con “Dalla parte del torto” (Mursia), Valentina Gebbia con “Palermo, borgo vecchio” (Edizioni e/o), Leonardo Gori con “Musica nera” (Hobby & Work), Dario Falleti con “La virtù del cerchio” (Il Filo) e Valerio Varesi con “Oro, incenso e polvere” (Frassinelli). Tra di essi il più noto è proprio quest'ultimo, visto che il protagonista dei suoi gialli, il commissario Soneri, ha assunto in televisione il volto tormentato di Luca Barbareschi. Anche in questo romanzo è proprio Soneri a districare la trama dei misteri scatenati da un mega incidente stradale nella nebbia parmense. Giornalista di “Repubblica” a Bologna, Valerio Varesi è nato a Torino e cresciuto a Parma. Si è laureato in filosofia a Bologna e quindi ha lavorato prima alla “Gazzetta di Parma” e poi a “Repubblica”. Come romanziere ha esordito nel 1998 con “Ultime notizie di una fuga” (Moby Dick edizioni) nel quale appare per la prima volta il suo problematico commissario.
Con “Oro, incenso e polvere” sono sette i capitoli che hanno al centro Soneri ed il suo toscano, nonché una Parma tra le cui antiche case i misteri non mancano. Abbiamo chiesto a Valerio Varesi come mai abbia scelto il giallo come genere letterario con cui esprimersi. “La scelta del giallo – ci ha risposto – è in parte casuale ed in parte voluta. Ho iniziato a scrivere molto presto e le mie prime prove erano racconti anche filosofici. Poi mi sono laureato in filosofia ed ho cominciato a lavorare come giornalista in cronaca. Nel 1998 mi occupai della scomparsa della famiglia Caretta, una storia che fece molto clamore. Nacque allora il desiderio di raccontare quei fatti a modo mio, come un giallo appunto e così nacque il commissario Soneri”.

Il giallo ed il noir sono adatti a raccontare i nostri tempi?

“Direi proprio di sì. Anzi per certi versi sono più aderenti alla realtà di altri generi letterari. Lo stesso romanzo saggio di Saviano attinge a piene mani dal giallo. Certo non è l'unica chiave per narrare la realtà, ma sicuramente così si possono raccontare storie emblematiche, che hanno al centro il male e che esemplificano quello che siamo. Per me poi il genere giallo è anche uno strumento ideale per raccontare la nostra società, i gialli possono essere considerati anche dei romanzi sociali”. Veniamo al commissario Soneri. Come nasce? “Non sono un giornalista di nera, ma ho conosciuto dei commissari di polizia con cui ho condiviso una lunga vicenda giudiziaria, una sorta di tangentopoli parmense. Tra questi ce n'era uno diverso dagli altri poliziotti; era solitario e taciturno. In un primo tempo ci siamo scontrati, poi siamo diventati amici. E' lui che mi ha dato lo spunto per far nascere il commissario Soneri. Poi ovviamente in questo personaggio ho messo molto di mio, specie quella cronica scontentezza nei confronti di quello che lo circonda”. In quest'ultimo romanzo la relazione sentimentale di Soneri con Angela, la sua compagna, ha una crisi profonda.
 
E' il segno dei tempi o è Soneri che invecchia male?

“La verità è che Soneri è sempre più arrabbiato. Racconto la sua storia con Angela non per descrivere un amore travagliato, ma per far vedere quanto siano precari i rapporti umani anche con le persone che ci sono più vicine”.

Tutti i suoi romanzi si svolgono a Parma. E' un caso?

 “No, Parma è la mia città ed ho con lei un rapporto quasi affettivo. Poi è anche la città che conosco meglio. Credo sia ben rappresentativa del mondo variegato della provincia italiana. Parma ha una storia ricca, ha un teatro importante, una vita culturale vivace ed è anche stata protagonista di una stagione di grandissime passioni politiche. Quello che mi rammarica e che fa arrabbiare Soneri è il venir meno delle tensioni etiche che in anni passati avevano arricchito il suo tessuto sociale”.

Lei è finalista per la seconda vola al Premio Azzeccagarbugli. Cosa dice di questo premio al romanzo poliziesco?


“L'Azzeccagarbugli è un premio molto giovane, ma vedo che sta crescendo. Nel nostro ambito sta ormai occupando un suo posto preciso. La stessa cosa devo dire de “La passione per il delitto” la rassegna dedicata al giallo ed al noir, che si svolge a Villa Greppi, a Monticello Brianza, e che è diventata l'appuntamento dell'autunno più atteso per gli scrittori e le case editrici che si dedicano a questo genere”.


Gianfranco Colombo

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Saranno ottanta gli ospiti che si alterneranno dal 28 settembre al 12 ottobre durante la settima edizione della rassegna di narrativa poliziesca “La passione per il delitto”, che si svolgerà nella suggestiva sede di Villa Greppi a Monticello Brianza. La manifestazione è stata presentata ieri alla presenza di Gianni Confalonieri, presidente del Consorzio Brianteo Villa Greppi, dell'assessore alla cultura della provincia di Lecco, Chiara Bonfanti, e di Paola Pioppi, la giornalista che ha ideato e fatto crescere la rassegna. Ad inaugurare questa settima edizione sarà lo scrittore inglese Jasper Fforde, che domenica 28 settembre alle ore 15.15, parlerà del suo nuovo romanzo, “C’è del marcio”, edito da Marcos y Marcos e in libreria a partire dal 2 ottobre. Tra gli autori in programma quest’anno, ricordiamo il norvegese Kjell Ola Dahl, Margherita Oggero, Alessandro Perissinotto, Andrea Vitali, Piero Colaprico, Marco Vichi, Angelo Petrella, Giampaolo Simi, Bruno Morchio, Andrea Fazioli, Elisabetta Bucciarelli. Oltre agli incontri con gli autori alla “Passione per il delitto” vi saranno laboratori per bambini, una cena “in giallo”, aperitivi e brunch con gli scrittori, mostre d’arte e bibliografiche, serate musicali e di recitazione. Il tema conduttore di quest’anno si articola attorno al “raccontare in breve”, con serate e autori che faranno il punto sullo scrivere con una dimensione narrativa ridotta rispetto al romanzo, per spiegarne i differenti meccanismi e il successo editoriale delle numerose antologie uscite negli ultimi mesi e della collane dedicate a romanzi brevi. Su questo stesso tema sarà allestita una mostra bibliografica. Undici artisti esporranno opere a tema, ed inoltre il pittore Gaetano Orazio il 12 ottobre realizzerà un’opera dal vivo durante il pomeriggio. Dal 2002 al 2007, nelle precedenti sei edizioni, la manifestazione ha ospitato 250 autori, organizzato 95 incontri e presentato 185 libri - con alcune anteprime nazionali – con una presenza di pubblico complessiva che ha sfiorato le ventimila persone. Ogni iniziativa organizzata all’interno della manifestazione, inclusi i laboratori, le esercitazioni e i corsi, è a partecipazione gratuita.

G. Col.

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