Bellagio, l’organo restaurato
val bene un grande concerto

Nuova vita per il prezioso “Bossi” della basilica di San Giacomo

Per l’occasione l’esecuzione affidata al maestro Giorgio Benati

Tocca a Bellagio far festa per l’avvenuto restauro di un organo a canne. Nella cornice prestigiosa del Festival di Bellagio e del Lago di Como, sabato sera alle 21 si terrà il concerto d’inaugurazione dell’ottocentesco strumento Bossi che impreziosisce la Basilica di San Giacomo.

Strumenti preziosi

Nel diciannovesimo secolo l’arte organaria aveva massimo rilievo in terra bergamasca e il primato era conteso fra le case dei Serassi e, appunto, dei Bossi. Entrambe lasciarono nelle chiese poste in riva al Lario strumenti pregevoli e fu alla bottega di Angelo Bossi e nipoti che i bellagini affidarono la creazione dello strumento destinato a quella che, a tutt’oggi, è una delle più significative basiliche del romanico lombardo: poco meno di 1500 canne oggi tornate al loro suono originario grazie all’ormai ennesimo e sapiente intervento compiuto dalle mani esperte di Ilic Colzani nella sua ditta di Villa Guardia.

La popolazione bellagina e gli appassionati di musica d’organo potranno ascoltare ciò che era atteso da tempo: a tenere il concerto di inaugurazione è stato invitato Giorgio Benati, titolare della cattedra di Organo e composizione organistica del Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia.

Tre secoli di storia

Benati metterà in risalto tutte le particolari qualità strumentali della fonica dell’organo eseguendo un’antologia di oltre tre secoli di storia musicale con le Toccate Seconda e Quarta dal Secondo Libro di Toccate di Girolamo Frescobaldi, seguite da due Sonate per organo di Domenico Scarlatti e da altre due Sonate, una di Baldassarre Galuppi e la successiva di Giovanbattista Pergolesi. Subito dopo l’esecuzione di un Anonimo Pistoiese del secolo XVIII, due Rondò di Giuseppe Gherardeschi e due Versetti Brillanti di Giuseppe Perosi verrà l’omaggio particolare all’800 con l’Ave Maria, op. 104 n. 2 di Marco Enrico Bossi e l’imponente Grand Choeur No. 1 in C di César Franck.

Il restauro dello strumento si deve alla Parrocchia di Bellagio con il contributo economico dei parrocchiani e della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca onlus.

L’ingresso al concerto e gratuito.

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