Dalla Thailandia a Cantù
per diventare pianisti famosi

Dall'11 al 18 maggio, al Teatro Fumagalli, il Concorso per pianoforte e orchestra che da 18 anni richiama i migliori interpreti da tutto il mondo. In gara 117 giovani

Il Concorso internazionale per pianoforte e orchestra “Città di Cantù” è maggiorenne. La diciottesima edizione della manifestazione musicale canturina, prevista dall'11 al 18 maggio prossimi al Teatro Fumagalli (via San Giuseppe), si preannuncia nel migliore dei modi, per un evento riconosciuto letteralmente in tutto il mondo come proposta unica e di alto valore culturale.
Sono 117 i concorrenti attesi a partire da domenica, giovani pianisti che aspirano a confrontarsi con l'emozione di suonare accompagnati da un'intera orchestra sinfonica. Proprio questo è il dato singolare del concorso canturino: “comincia dove gli altri finiscono”, come afferma lo slogan coniato quest'anno, ha per sua peculiarità la possibilità di suonare con l'orchestra, offerta ad almeno 32 concorrenti subito dopo le selezioni iniziali, fatto che, in qualsiasi altro concorso pianistico al mondo, rimane confinato all'ultima prova per pochissimi eletti.
Non è un caso, dunque, che giovani esecutori si muovanodalla Thailandia e dall’Ecuador per arrivare a Cantù e tentare un'esperienza tanto rara quanto fattibile sui colli della Brianza. Merito dell'idea del direttore artistico Vincenzo Balzani, dell'organizzazione della Nuova Scuola di Musica di Cantù presieduta da Giuliano Molteni, del supporto fondamentale dell'Amministrazione comunale canturina e della locale Banca di Credito Cooperativo, la Cassa Rurale e Artigiana di Cantù, dell'indefesso e professionale supporto didattico artistico dell'Orchestra Filarmonica rumena “Mihail Jora” di Bacau diretta dal maestro Ovidiu Balan.
Almeno seicento pianisti, nei diciott'anni del “Città di Cantù”, hanno avuto la possibilità di vivere veramente il loro ruolo scegliendo fra oltre cinquanta titoli di Concerti per pianoforte e orchestra composti in quattro secoli di storia della musica e raggruppati nelle due categorie che hanno per confine Beethoven. Acantù, per una settimana, si parleranno trentuno lingue diverse (tante sono le nazionalità di provenienza degli iscritti) e si potranno ascoltare 62 esecuzioni di Concerti classici contro 95 di titoli romantici. Invariato, per chi conosce la logica della manifestazione, la successione delle fasi: da domenica 11 al mattino di martedì 13 si terrà la prima prova, in cui ogni candidato eseguirà il primo tempo del Concerto scelto con uno dei pianisti accompagnatori Vsevolod Dvorkin, Catia Iglesias, Gabriel Mengher, Antonio Tarallo; dopo due giorni di studio, giovedì 15 e venerdì 16 i concorrenti ammessi per le due sezioni alle semifinali avranno l’opportunità di misurarsi con l’orchestra.
Sabato 17 e domenica 18 i prescelti affronteranno le finali: la proclamazione dei vincitori da parte della giuria internazionale presieduta da Enzo Restagno è annunciata per la tarda serata di domenica: gli organizzatori hanno già ricevuto trenta iscrizioni per l'edizione 2009, accanto alla quale fervono idee di nuove proposte, come un grande concorso per non professionisti.
Per intanto non mancherà il corollario di manifestazioni collaterali, fra lezioni concerto per le scuole (mercoledì 14), il recital di vincitore a Villa d’Este offerto dagli Amici della Musica di Cernobbio (lunedì 19), lo scambio culturale con il Liceo Musicale di Rimnicu Vallea (Romania) (domenica 25). Info tel. 3357041043, 031/733711 (Teatro Fumagalli) www.scuoladimusica.it

Stefano Lamon

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