Eric Taylor, una chitarra racconta:
"Ho scelto di suonare a Faloppio"

La leggenda americana il 18 e il 20 ottobre all'Auditorium per omaggiare Van Zandt

Nuovo appuntamento con Musica in collina che, il 18 ottobre, porta a Faloppio un’autentica leggenda della canzone d’autore americana: Eric Taylor.
L’artista è nel pieno di un tour italiano che lo riporterà sullo stesso palco anche il 20 ottobre nell’ambito dell’omaggio internazionale a quel Townes Van Zandt di cui è stato amico per tanti anni, fino alla scomparsa.
Anzi, è stato proprio l’incontro con l’autore di Poncho & Lefty a convincere questo “southern man” nativo della Georgia a trasferirsi a Houston in Texas come ha raccontato lui stesso a La Provincia: «È stato all’inizio degli anni Settanta. Un venerdì sera in un locale ho ascoltato per la prima volta Townes, il giorno dopo ho conosciuto Lightnin’ Hopkins, uno dei più grandi bluesman in attività. Non avevo bisogno d’altro, mi sono trasferito lì. Io e Van Zandt trascorrevamo i pomeriggi a casa di Hopkins che suonava per noi con il cappello sempre calcato in testa e gli occhiali scuri anche di notte. Credo di non avere mai visto i suoi occhi e... non so se avrei voluto».

Un cantastorie d’altri tempi
Dice di non possedere le stesse doti compositive dell’amico («Una mattina mi sono alzato e Townes mi fece ascoltare due canzoni nuove. Quell’uomo scriveva anche dormendo!»), ma è modestia, la sua, di un artista apprezzato da star come Nancy Griffith e Lyle Lovett. È un narratore che costruisce i pezzi come un cantastorie d’altri tempi. «Io e Townes suonavamo nel peggior locale del mondo, una bettola sudicia a West Memphis mentre dall’altra parte del fiume si esibiva Odetta, una delle regine della musica nera. Io e Townes, tutte le sere, andavamo al di là del confine per salutarla, per renderle il giusto omaggio. La prima sera andò bene. La seconda... abbiamo trascorso la notte in gattabuia e che ho dovuto aspettare giorni e giorni per riavere la mia chitarra. Era stata sequestrata e la moglie dello sceriffo che ci aveva arrestati voleva suonarla». Tutta materia da romanzo. O da canzoni. Ingresso libero.
Alessio Brunialti

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