Ferradini: «Teorema?
La mia vita è una canzone»

Per tanti, anche se non per tutti, lui è l’uomo di “Teorema”, il grande successo del 1981 in cui forniva più “ricette” su come amare le donne. Da allora, Marco Ferradini, 64 anni, è impegnato a dimostrare che nella sua arte c’è molto di più. Lo farà anche questa sera al Teatro Auditorium Frassati in Via Varese al 6 di Cagno, (ore 20.30, biglietti 10 euro, info www.silverpromotion.it) dove presenterà tracce del suo repertorio, tra cui molte canzoni scritte con Herbert Pagani.

Uno spettacolo interamente improntato sulla figura di Herbert Pagani è stato rappresentato da Ferradini in più occasioni, la prima a Cologno Monzese, successivamente alla Palazzina Liberty di Milano e a Castano Primo, nonché in Svizzera e la prossima settimana, il 23 gennaio, al Pime di Milano.

Cosa si dovrà aspettare il pubblico comasco? Che canzoni?

Eseguirò una serie di brani storici che mi accompagnano da sempre oltre ad altri che ho registrato appositamente per il progetto discografico dedicato a Herbert Pagani. Sicuramente farò ascoltare “Albergo a ore”, una delle sue più toccanti canzoni e “Lombardia”, brano ripreso da Jacques Brel e riportato al territorio che ci è familiare. Inoltre presenterò “L’erba selvaggia” che è un inedito scritto da Herbert Pagani e che ho scoperto in conseguenza di una ricerca che ho condotto sul personaggio.

Non ci dirà che lascerà gli astanti senza cantare “Teorema”?

Non potrei, è evidente che questa canzone mi contraddistingue, io la presento sempre volentieri, però chi verrà ad ascoltarmi si accorgerà che ho scritto e cantato altre canzoni per niente inferiori a “Teorema”. Il mio spettacolo è ormai a tutto campo, oserei dire che può essere qualificato come teatro canzone, dove mi piace raccontare con aneddoti e pensieri quello che è il mio percorso in fatto di vita e musica.

Leggi l’intervista completa nell’edizione de La Provincia in edicola sabato 18 gennaio

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