Fibre tra arte & natura
in una cattedrale verde

Ispirazione vegetale per la prestigiosa rassegna che apre il 27 settembre a Como:
456 opere tra San Francesco, Broletto, Museo e Camera di commercio

La natura come fonte d’ispirazione unisce le varie opere di Miniartextil che s’inaugura domani a Como, nella ex chiesa di San Francesco. Non a caso la rassegna d’arte contemporanea s’intitola "Matrix Natura" e ricorda tanto la natura "amica" che vede l’uomo in armonia con il cosmo, quanto la natura "matrigna" di leopardiana memoria, dal volto tra il bello e il terribile. Basterebbe l’imponente "Cattedrale vegetale" di Giuliano Mauri, che domina nell’abside della ex chiesa, per raccontare la diciottesima edizione della mostra internazionale, a cura di Luciano Caramel, dedicata al meglio della fiber art mondiale.

Foresta in un interno

L’artista lodigiano che si è distinto nella sua lunga carriera per i monumentali interventi ambientali mette in scena complesse strutture naturali simili ad un’architettura vitale che regge il mondo. Nella grande installazione, realizzata per Como, trentasei fasci di tronchi di castagno svettano verso l’alto e sembrano trovare un accordo possibile fra terra e cielo. «L’allestimento in San Francesco di questa sorta di cattedrale gotica - osserva Giuseppe Coco, art director di Miniartextil- è stato piuttosto difficile anche perché il lavoro di Giuliano Mauri s’inserisce nel paesaggio naturale e abbiamo cercato in tutti i modi di conservarne l’essenza in questo luogo». L’omaggio all’artista, protagonista della manifestazione, continua alla sede della Camera di Commercio e nel cortile del Museo civico archeologico Paolo Giovio dove saranno esposti vicino alle installazioni otto antichissimi frammenti di lana, provenienti dagli scavi di Dormeletto (Novara), tra cui alcuni reperti vecchi di seimila anni che si potranno vedere al microscopio. Ma torniamo nella ex chiesa di San Francesco dove trenta grandi opere, ben distribuite nelle varie cappelle laterali, fanno da contraltare alle cinquantaquattro piccole opere di 20x20x20cm che rappresentano il cuore di Miniartextil dal 1991 quando l’esposizione nasce da un’idea di Nazzarena Bortolaso e Mimmo Totaro. Questi gioiellini di arte tessile sono stati selezionati dalla giuria, composta da Luciano Caramel, Monika Engel e Aoi Kono Huber, su 456 lavori pervenuti a Como da 51 nazioni diverse.

Minitessili e grandi opere

Tra i "minitessili” spiccano l’essenziale e dirompente "Nodi" di Salvatore Sava, l’omaggio "Alla fertilità della terra" di Sara Maria Terrazas, le delicate trame di "Leafy" di Biruté Sarapiene che vince il Premio in memoria di Antonio Ratti e "Perfetto com’è" di Valerie Buess alla quale va il Premio Arte &Arte. Nello scenario multiforme delle opere di grandi dimensioni si contano importanti artisti di varie nazionalità che ben rappresentano i nuovi orizzonti della fiber art. La tedesca Irene Anton nell’ordine asimmetrico della sua installazione di collants, intitolata "Nature-Neurones-Net", ha ricercato le connessioni tra natura e rete internet. La scultrice americana Gyongy Laky in "Globalizzazione III" utilizza rami spezzettati per comporre una scritta che letta al contrario diventa guerra e si colora di inchiostro rosso per lanciare un j’accuse al militarismo e i colpi inferti all’ambiente.

Un cosmo armonico

La polacca Anna Goebel mette in scena con dei fuscelli una forma che si integra perfettamente nello spazio come una costruzione intorno al vuoto in armonia con il cosmo. Il sudafricano Walter Oltmann tesse un arazzo di sottile rete metallica ed incastona le figure di
"Mamma e figlio" nella trama avvolgente di rara poesia. Poi ci sono Maurizio Savini che nella scultura in chewingum dall’aria soavemente Pop invita a riflettere sulle sorti dell’ecologia e Peppe Perone che ama cristallizzare ogni suo lavoro con la sabbia, mutevole ed effimera. Vicino all’ingresso della ex chiesa si nota uno schermo su cui scorre il video dell’olandese Tessa Manon Den Uyl che qui presenta una parte del progetto "Urv-Ara" sul motivo dell’Homo deus natura. Nn passa inosservata anche "La città dei profumi" dell’egiziano Mehdat Shafik che unisce armonie cromatiche e olfattive nelle ampolle ricolme di essenze profumate e tesse l’elogio della diversità. Infine al palazzo del Broletto vi attende "Petali, installazione 12" del comasco Alfredo Ratti.

La rassegna «Matrix Natura» organizzata dall’associazione Arte&Arte, s’inaugura domani alle 17, a Como, alla ex chiesa di San Francesco (largo Spallino 1), al Museo Giovio (p.zza Medaglie d’oro 1) al Palazzo del Broletto (piazza Duomo) e alla Camera di Commercio(via Parini 16). Aperta fino al 16 novembre. Orari: tutti i giorni; 11-18. Chiusa: lunedì. Info: 031. 305621.

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