La bella Annalisa "strega"
grazie al mago Coelho

Dai concorsi di bellezza alle televendite Mediaset. E ora un concorso per il film tratto dal romanzo: momento d'oro per una studentessa di Lipomo

C’è anche una giovane e bella universitaria di Lipomo tra i protagonisti del cortometraggio ispirato all’ultimo libro del celebre scrittore Paolo Coelho, intitolato "La strega di Portobello". Si tratta di Annalisa Nizzoli, 23 anni, studentessa del terzo anno del corso di mediazione interlinguistica e interculturale presso la facoltà di Giurisprudenza di Como, che è stata scelta dal filmaker canturino Mauro Cozza per interpretare uno dei ruoli principali nella pellicola in lizza per la vittoria in una delle sezioni del concorso mondiale "Fai un film dalla Strega di Portobello", lanciato nel web dallo scrittore Paolo Coelho, l’autore di "L’alchimista" e di tanti altri best seller (85 milioni di copie vendute nel mondo). Un esordio cinematografico davvero in grande stile per la studentessa lipomese, se si considera che il lavoro girato da Cozza a Mandonico di Dorio, sulla sponda lecchese del Lario, è tra i pochi lavori italiani - tra quelli giunti da tutto il mondo - selezionati per la realizzazione di un lungometraggio ad episodi dedicato all’ultima fatica letteraria del celebre scrittore. La Nizzoli, che ha trascorsi da «reginetta» (nel 2003 ha partecipato al concorso di bellezza "Miss Italia") e che tra un esame universitario e l’altro ha lavorato molto in tivù, in alcune note telepromozioni Mediaset, nel cortometraggio realizzato dal regista canturino interpreta il ruolo di Athena, una giovane donna divisa fra fede religiosa e un matrimonio fallito. «Di "La strega di Portobello" - spiega la giovane attrice, in questri giorni in vacanza a Positano con il fidanzato Sergio Gaddi, da dove partiranno la prossima settimana per le Maldive - Cozza ha scelto i capitoli riguardanti la testimonianza di padre Giancarlo Fontana che negò l’eucarestia - con grandi lotte interiori - ad una giovane mamma, perché divorziata e convivente, nonostante la sua grande fede».
Un esordio cinematografico nato per caso…
Sì, nel più classico dei modi: Cozza mi ha visto e mi ha fatto un provino, dopodichè mi ha parlato di questo progetto. Abbiamo registrato a metà luglio, ed è stata un’esperienza davvero bella e indimenticabile, anche perché Cozza è un grande professionista. Nonostante fossi un’esordiente, tutti mi hanno fatto sentire subito a mio agio, sia Cozza e il suo aiuto Giuliano Piccolo, sia l’intero cast. In particolare Elio Noseda (l’attore comasco che nel cortometraggio interpreta Padre Fontana e che nella sua lunga carriera ha lavorato al fianco di importanti artisti tra i quali Walter Chiari, Franco Nero, Annie Girardot, Geraldine Chaplin, ndr), che mi ha aiutato molto e mi ha dato dei preziosi consigli.
In suo favore i corsi di recitazione e lo studio delle lingue…
Sì, mi sono tornati utili sia i corsi di recitazione che ho seguito l’anno scorso al Retroscena teatro e quest’anno al Teatro Sociale, sia lo studio delle lingue, visto che abbiamo registrato in inglese, così come era previsto dal concorso.
Il concorso come si evolverà?
Per il momento, fra tutti i lavori giunti, ne sono stati scelti tre per ognuno dei 12 capitoli del libro, e noi siamo tra questi. Il 24 agosto sapremo quali saranno i 12 lavori vincitori. Non ci resta altro che incrociare le dita ed aspettare...
In futuro proseguirà in campo cinematografico?
Sinceramente, per il momento sto pensando solo alla tesi, che presenterò a ottobre. Per quanto riguarda il cinema, non ne ho mai fatto una ragione di vita, ma se se ne presentasse l’occasione non mi dispiacerebbe proseguire in questo campo.

Beppe Gentile

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