La moda incontra la fotografia
Barzini: "Spazio di autenticità"

L'ex modella firma la mostra "Suseta" di Colomba Leddi e Melina Mulas


di Stefania Briccola

La fotografia incontra la moda negli scatti di Melina Mulas che raccontano gli abiti di Colomba Leddi. Nell’ambito di ComOn si possono ammirare nella mostra "Suseta", a cura di Benedetta Barzini e Roberto Borghi, che si tiene a Palazzo Volpi a Como.
Sulla luminosa superficie della seta le immagini acquistano nuova vita esaltando i dettagli e le birichinate dei capi della stilista. Alcuni dei tessuti che riportano le foto sono stati utilizzati da Colomba Leddi per realizzare gli abiti indossati all’inaugurazione di ieri da ospiti d’eccezione tra cui Benedetta Barzini (nella foto), ex modella, giornalista e docente di Sociologia e Cultura della moda al Politecnico di Milano.

Professoressa Barzini, come vede questo incontro tra moda e fotografia?

È interessante perché il rapporto fra la sensibilità di Melina Mulas e la semplice creatività di Colomba Leddi ha dato vita a un’immagine che corrisponde davvero alla natura di questi due soggetti. Melina è un’artista e Colomba è molto brava e bizzarra nelle sue birichinate e nel creare delle cose dalla forma molto tenera e raffinata che hanno senso pur essendo fuori dal mondo. Il risultato in questo caso è autentico e non fazioso.

Che rapporto c’è tra arte e moda?

Non vedo nessun rapporto tra arte e moda. La moda è un sistema. L’arte è un linguaggio di un gruppo, come succedeva a Parigi negli anni Venti piuttosto che alla Bauhaus. Sono cose molte diverse per come nascono e crescono. Per quanto concerne la moda da un lato vedo l’alto artigianato quando è l’espressione di un autore, e dall’altro un prodotto che si vende nei negozi e si chiama “ il trend”. A proposito dell’utilizzo dell’abito come linguaggio creativo vi sono voci solitarie come Missoni, Galliano e Comme des garçon che attraverso l’alta artigianalità del fare esprimono una loro poetica.

Il Novecento è stato ricco di contaminazioni tra arte e moda. Che cosa ne dice di Balenciaga che traeva spunto dalle opere di Velazquez e Goya, e di Yves Saint Laurent che si ispirò a Piet Mondrian …

Questo aspetto non lo tengo nemmeno in considerazione perché si tratta di prendere degli argomenti di un artista e di sbatterli sulla forma di un abito. Non è neanche una contaminazione, ma è soltanto piluccare a destra e a manca.

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