La "lezione" di Giusto Perretta
storico dalla parte degli ultimi

L'eredità intellettuale del fondatore dell'Istituto di storia contemporanea di Como, figlio di un martire della Resistenza e raffinato intellettuale, analizzata in un confronto di studio

«Per Giusto Perretta la Storia è sempre stata anche storia degli ultimi». Così Valter Merazzi ama ricordare il fondatore dell’Istituto di storia contemporanea di Como, a trenta giorni dalla sua scomparsa.
A Perretta è stato dedicato infatti un incontro, il 26 maggio, che ha visto la partecipazione di rappresentanti dell’Anpi e della Lega delle cooperative (mondo quest’ultimo al quale Perretta dedicò grande passione e intelligenza). Instancabile animatore di studi sulla storia locale della Resistenza (suo padre fu ucciso a Milano dai nazifascisti, nel settembre 1944), insignito dell’Abbondino d’Oro da parte del Comune, Perretta è stato una figura fondamentale nella cultura della città di Como.
«Con questo incontro – ha spiegato il direttore dell’Istituto Valter Merazzi – abbiamo voluto mettere a fuoco la grande eredità che ci ha lasciato: basti pensare all’iniziativa di promuovere il Monumento della Resistenza europea, l’intitolazione di una via della città a Giorgio Perlasca e in generale l’attività rivolta all’educazione, alla ricerca e alla raccolta dei documenti, il tutto sempre con grande passione e attenzione alla vita delle classi popolari. Per Giusto, infatti, la Storia è sempre stata anche storia degli "ultimi" o dei protagonisti secondari, in sintonia con il suo carattere, il suo modo di essere, la sua dignità. Era un uomo di grande cultura democratica, che ha sempre avuto rispetto per le idee di tutti». Un momento dunque di ricordo e di riflessione, nel quale tuttavia non è mancato lo sguardo al futuro, con la voglia di continuare la lezione lasciata da Perretta.
«L’idea – ha spiegato Merazzi - è di istituire adesso una borsa di studio annuale legata a ricerche nel campo della storia locale. Sicuramente se troveremo una sufficiente attenzione e collaborazione anche da parte di altri enti, sarà possibile avviare questa operazione, che rappresenta il modo migliore per continuare un’esperienza di passione e ricerca come quella di Giusto».
Alessio Conca

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