Maggiolini, il vescovo scrittore
"Voglio comunicare con i semplici"

Il presule emerito di Como fu l'unico italiano nella redazione del Catechismo. Ora che è in pensione, è diventato un autore da record

>Ispirazione, talento, senso di responsabilità…sono varie le molle che spingono il vescovo emerito Alessandro Maggiolini, "in pensione" dall’inizio del 2007, a pubblicare libri senza tregua. Ma la motivazione che in questi ultimi tempi prevale su tutte, ha il sapore di una sfida: «Il mio intento è quello di raggiungere la gente semplice» ammette. «Ho abbandonato il tono universitario, sono convinto che si debba dialogare senza ghirigori» precisa, confidando di non sentirsi comunque particolarmente originale nel tentativo che in effetti fu già espresso e perseguito da comunicatori di gran carisma.
«Quel che scrivete deve capirlo la vostra mamma»: cita così il proverbiale monito di Montanelli e ricorda l’analoga strategia di don Bosco che faceva ascoltare la predica a sua madre prima di pronunciarla dal pulpito. E, calamitato dalla stessa intuizione, non esita quindi a riformulare argomenti e riflessioni, a setacciare pensieri sedimentati in un bagaglio culturale ponderoso, in speculazioni filosofiche e teologiche da sempre giocate sul fronte delle problematiche attuali e dei relativi nodi critici. Le ultime opere fuoriuscite dalla penna di Alessandro Maggiolini, sei novità editoriali nel giro di un anno e mezzo, portano dunque questa medesima impronta che affiora a volte anche in uno stile letterario evocativo, poetico, che - come nelle prime pagine di !Maria Tu, l’attesa. Lauda Mariana!, Sugarco edizioni - trascina il lettore verso un atteggiamento di preghiera e di contemplazione alimentate anche attraverso itinerari già tracciati in una serie di omelie tenute dal vescovo di Como in occasione di particolari liturgie svolte in cattedrale.
L’ultimo Maggiolini, disposto persino a criticare se stesso pur di abbattere qualsiasi barriera di incomunicabilità con credenti e non, conferma comunque - e ne dà prova nel suo !Più nulla da difendere! edito da San Paolo - la sua inclinazione alla schiettezza, alla comunicazione leale che non teme impertinenze e paradossi quando si tratta di affrontare i temi più attuali e scottanti sui quali è sempre possibile proiettare un giudizio di fede innescando il dibattito. Sempre sul filo di una esposizione estremamente lineare delle "verità" del Cattolicesimo, vibrante di provocazioni, la recente fatica di Maggiolini intitolata "Maturazione della fede e della vita" (Cantagalli editore) ripropone una novità di prospettive totalmente fondata sul riconoscimento pieno della tradizione.
 
Laura d'Incalci

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