Mostra Codice atlantico
Leonardo e la musica

Presentata in settimana la diciannovesima tappa del percorso espositivo che terminerà in occasione di Expo 2015.

Milano

Un nuovo capitolo si aggiunge all’esposizione integrale del Codice Atlantico di Leonardo.

Fonte di inestimabile valore, tra i documenti più sorprendenti lasciati dal genio del Rinascimento, composto da 1119 fogli, conservato alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, tornato a splendere dopo un lungo restauro. Presentata in settimana la diciannovesima tappa del percorso espositivo che terminerà in occasione di Expo 2015. Si intitola “Leonardo e gli strumenti musicali”, e si dipana nella duplice sede dell’Ambrosiana e della Sagrestia Monumentale del Bramante (fino all’8 giugno).

Tema della mostra il rapporto di Leonardo da Vinci con la musica, una passione a lungo praticata della quale si riscontrano le tracce in diverse pagine del Codice milanese. Dagli studi di acustica a quelli per la realizzazione di scenografie teatrali, fino alle entusiasmanti riflessioni (con annessi progetti) su strumenti musicali innovativi. Disegni, appunti, calcoli e glosse si stratificano nelle carte che danno forma alla nuova mostra.

La fascinazione di Leonardo per la musica ha radici che affondano nella cultura rinascimentale, nonché motivi di carattere personale. Se l’antica teoria platonica, tramandata da Boezio, Marsilio Ficino e Pico della Mirandola vede nella musica il principio ordinatore del cosmo, unico strumento in grado di armonizzare i livelli del mondo fisico (scatenando di conseguenza l’interesse di artisti e scienziati), bisogna anche sottolineare la particolare vocazione di Leonardo per il canto.

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