Quando Guareschi vendeva scarpe
scrivendo i testi della reclame

Fra il 1947 e il '49, lo scrittore creava le frasi che poi venivano lette per pubblicizzare i prodotti più diversi

In quella singolarità di scrittore "popolare", che è propria di Guareschi non stupisce nulla. Nemmeno l’ampiezza dei suoi archivi e la mole dei suoi lavori e della sua scrittura, per anni ingiallita sulle pagine dei vecchi quotidiani e ritornata ad essere viva nei volumi che via via in questi anni hanno raccolto nuclei corposi e unitari di quel grande lavoro letterario che Guareschi ha portato avanti.E non stupisce nemmeno che prima ancora di diventare l’autore del famoso Mondo Piccolo di Don Camillo e Peppone abbia messo a disposizione la sua scrittura anche per altri scopi che non fossero quelli di un romanzo, dei racconti, degli stessi articoli giornalistici. Aveva "provato" anche con la radio, scrivendo i testi per una serie di trasmissioni radiofoniche, nei primissimi anni dopo la conclusione della seconda guerra mondiale, tra il 1947 e il 1949. Con una curiosità che ribadisce l’abilità di artigiano della parola dello scrittore padano, una parola che viene messa a disposizione anche di quella che allora non era ancora chiamata pubblicità e forse si era ai primi albori di quella che sarebbe diventata per anni "reclame".Così Guareschi appare antesignano e apripista di quella tradizione di scrittori e umoristi che negli anni Cinquanta e Sessanta sono diventati grandi autori di trasmissioni televisive, ma anche degli indimenticabili Carosello in bianco e nero. Pensiamo ad esempio ad un nome di grande raffinatezza stilistica, dotato di un umorismo elegante e tagliente, un nome oggi totalmente dimenticato, come quello di Marcello Marchesi. Infatti la caratteristica di questi due "cicli" di trasmissione alla radio è quella di essere state realizzate grazie all’intervento di quelli che allora potevano benissimo essere considerati alla stregua di quelli che sono oggi gli sponsor. Con in più l’intelligenza di fare pubblicità, veicolando ottima letteratura, tutto un mondo di storie raccontate anche in forma di gioco.

Ora un libro, Guareschi e la radio (Rizzoli, pag. 528, euro 49,00), illustrato con i disegni dello stesso Guareschi e con le copertine a colori della Domenica del Corriere alla quale si ispirava, raccoglie tutti i testi che documentano quel periodo milanese, in cui lo scrittore di Fontanelle aveva realizzato due rubriche radiofoniche che ebbero grande successo.
Fulvio Panzeri

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