"La follia del mare"
le storie di naufraghi di Chiappori in un libro

Racconti ambientati nel 1789 diventano materia di una pubblicazione per Mursia

Nella letteratura il mare è sempre stato una straordinaria fucina di storie e immagini poetiche. Il mare accompagna nelle sue peripezie l’astuto Odisseo, il solitario capitano Nemo, l’ossessionato Achab. È un incubo per Robinson Crusoe, ma una promessa per Giasone e i suoi Argonauti.
Tra le sue onde lotta il vecchio Ernst Hemingway e navigano liberi e spietati il Corsaro Nero e il capitano Blood. Nella sua indefinitezza il mare trabocca di letteratura, rappresentando una feconda e inesauribile fonte di ispirazione.
Memore di questa tradizione letteraria, Alfredo Chiàppori è tornato ora alla narrativa con La follia del mare. Storie di naufragi e svernamenti (Gruppo Editoriale Mursia, pp. 272, 16 euro), una raccolta di racconti ambientati nel 1789, anno della Rivoluzione Francese e della Dichiarazione dei Diritti dell’uomo. Lecchese, classe 1943, scrittore e maestro dell’illustrazione e del disegno satirico (ha lavorato in passato a Linus, Panorama, L’Europeo, e ancora oggi collabora regolarmente con il Corriere della Sera), Chiàppori ha reso omaggio con questo nuovo libro a tutta la migliore tradizione marinaresca, con navi perdute, comandanti coraggiosi e marinai, di volta in volta persi tra le onde, schiantati sul reef, naufragati in terre sconosciute abitate ancora da uomini primitivi.
Alessio Conca

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