Se la letteratura diventa un affare
in mano ai privati

Sempre più numerosi gli incontri organizzati
da grandi catene di librerie e piccole rivendite

Fra marketing e promozione culturale, appoggio alle realtà locali e prosecuzione di tradizioni consolidate, Como ogni anno ospita un grande numero di iniziative di carattere culturale. Una realtà vivace, più forse di quanto appaia, e diseguale per capacità di comunicarsi: a fronte di eventi sovraesposti - da Parolario a certi incontri in libreria - ve ne sono di sottostimati, per esempio quelli, anche di grande spessore, promossi dall’Università dell’Insubria o quelli dell’Archivio di Stato. Ma la tendenza, e non solo a Como, è a una migrazione degli eventi culturali - ed editoriali nello specifico - dagli ambiti pubblici agli spazi privati. Dove, al di là di valutazioni di carattere squisitamente culturale, vale la capacità di applicare le regole del marketing, creando un circuito (commercialmente) virtuoso fra manifestazioni di piazza, librerie e case editrici (i cui interessi sono spesso curati dallo stesso ufficio stampa). Anche a Como, soprattutto con l’avvio degli incontri anche in Feltrinelli, la parte del leone la fanno le grandi catene che possono far circuitare molto più facilmente gli scrittori con titoli in uscita. Ma anche le piccole librerie si dimostrano vitali e intraprendenti, con un occhio al mercato e l’altro alla cultura.
Sono decine ogni anno gli incontri, anche di grande qualità, organizzati dalle librerie comasche. La Ubik di piazza San Fedele, aperta da poco più di un anno, è una delle più attive nella promozione di incontri letterari: fra le molte, quella recentissima con Magdi Allam e monsigno Alessandro Maggiolini. Ubik è parte di una catena di 25 librerie in tutta Italia, legate a una società di distribuzione che fa riferimento a un gruppo di case editrici. «In tutto ne avremo organizzati una cinquantina - dice Paola Carlotti di Ellecistudio, l’ufficio stampa che cura, fra l’altro, anche Parolario - Come li scegliamo? Le case editrici propongono e noi ci attiviamo, ma abbiamo cercato di dare un’impronta non casuale, cercando agganci con l’attualità; poi naturalmente vengono anche nomi di richiamo legati all’uscita di libri. Gli incontri sono tutti gratuiti». Si sta attrezzando invece la Feltrinelli, un’altra catena molto attiva sul fronte degli eventi: «Abbiamo appena allestito lo spazio, partiremo quest’interno con gli incontri», spiegano. Problemi di spazio limitano invece la Mondadori di via Vittorio Emanuele: «A Milano e nei multicenter Mondadori promuove molti incontri, ma qui a Como ci è impossibile».
Quanto alle altre librerie, quelle sganciate dai grandi circuiti editoriali, fanno o hanno fatto quello che possono, compatibilmente con disponibilità di locali e risorse. La Libreria del cinema di via Mentana ha organizzato in passato alcuni incontri (sull’origine del cinema, e sui registi orientali Tsai Ming Liang e Kim Ki Dhuc). La Capriotti di via Vittorio Emanuele ci ha provato qualche anno fa, «ma la mancanza di un ambiente  adeguato e di un immediato ritorno dell’iniziativa ci ha indotto a lasciar perdere», spiega il titolare Arcangelo Capriotti. Più attiva la Meroni: «Organizziamo parecchi incontri in libreria, presentazioni di libri o temi culturali o dedicati all’attualità - dice Florindo Bidoia - I più recenti? L’appuntamento sul relativismo con il filosofo Tomasetta e quello con il giovane autore Vincenzo Latronico. L’intento è certamente promozionale, perchè spesso si parla di libri in uscita, ma ci muove anche la voglia di far cultura. L’incontro sul relativismo, per esempio è nato da una nostra curiosità». La libreria Noseda di via Cesare Cantù ospita spesso, fra gli altri, Andrea Vitali: «L’ultimo incontro è stato proprio la presentazione della Modista» dice Angelo Giornazzi.
A testimoniare l’attività della Libreria Paoline, due incontri di spessore nel solo scorcio di fine ottobre: la presentazione di un libro sul monastero di Marmusa in Siria e quella de <Il dio di Paolo> di Don Bruno Maggioni. «In genere organizziamo sei-sette incontri all’anno, molti dei quali qui in libreria», spiegano.

Sul fronte privato si muovono anche le numerose associazioni comasche. Mostre e incontri vengono promossi con una certa regolarità dall’Istituto di storia contemporanea «Pier Amato Perretta»: «A Como nell’ultimo anno abbiamo presentato le "Lettere di una garibaldina", al teatro Sociale - spiega il direttore Valter Merazzi - e alla fine del 2007 abbiamo promosso una giornata di studi sulla Repubblica sociale nel comasco. Organizziamo iniziative in concomitanza con le principali ricorrenze e commemorazioni storiche, nei limiti delle possibilità offerte dal sostegno che ci viene concesso dalle amministrazioni locali».
1. continua

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