Ugo Sambruni, i 90 anni di un artista sensibile ai valori

Originario di Mariano Comense e residente a Cernobbio, è stato amico di De Pisis e ha preso parte alla Biennale di Venezia nel '42

CERNOBBIO - Compie novant'anni il prossimo 20 aprile il pittore Ugo Sambruni, originario di Mariano Comense e oggi residente a Cernobbio. Una vita, la sua, densa di avvenimenti e di incontri importanti. L'amicizia con Filippo De Pisis, la guerra in Albania e in Grecia, gli studi al Beato Angelico e a Brera. Incontra Curzio Malaparte, che di lui parla nel suo romanzo <Il sole è cieco>. Nel 1942 partecipa alla XXIII Biennale di Venezia ed espone un dipinto "a cavallo tra l’informale e il figurativo", ma la sua avventura nell'arte conosce anche i giorni della fame. Non sono mancati importanti mostre e riconoscimenti, come il Premio alla Permanente di Milano nel 1955 e il Premio Giovanni Segantini a Sankt Moritz nel 1968: ma i riconoscimenti non piacciono a Sambruni, che ritiene che dipingere sia solo un mezzo per restituire valore alla società in cui vive. La sua opera più recente è "L’autore", un grande dipinto ad olio che reca la data 20 marzo 2008, con l’annotazione "trenta giorni a 90 anni": "E' il riassunto di tutta la mia vita. L'artista scopre a tappe la sua identità e se prende la strada giusta può dare molto alla società in cui vive in termini di valori. Oggi invece si parla solo di quotazioni e di mercato. L’opera scatta quando anche l’artista, che è solo un tramite, non lo sa. È un momento di grazia>.

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