Ancora ritardi sulla Milano-Asso
Terzo mese di sconti ai pendolari

Record negativo della linea: anche a marzo si è confermata sotto il livello di affidabilità. Scatta un’altra riduzione del 30% sull’abbonamento. Furiosi i pendolari

Non c’è due senza tre. Anche nel mese di marzo i treni della Milano-Asso non hanno rispettato l’indice di affidabilità. Nella storia recente non era mai capitato che il limite oltre il quale scatta il bonus per l’acquisto degli abbonamenti venisse superato con tanta costanza.

I dati relativi all’indice di affidabilità delle singole linee vengono pubblicati ogni mese da Trenord. L’indice - espresso in percentuale - è il risultato di un algoritmo che tiene conto di ritardi e soppressioni.

Per la Milano-Asso è stata stabilità una soglia di tolleranza pari al quattro per cento, oltre quel livello per i pendolari scatta lo sconto del 30% sull’acquisto dell’abbonamento mensile (il bonus scatta due mesi dopo: per i ritardi macinati a marzo, lo sconto si applica sull’abbonamento di giugno).

In questi giorni i pendolari stanno viaggiando con l’abbonamento a tariffa scontata per il terzo mese consecutivo. A gennaio l’indice di affidabilità è stato 4,38%, a febbraio 5,40%, a marzo - l’ultimo dato disponibile - 5,13%; insomma: certo gli utenti hanno acquistato con lo sconto gli abbonamenti mensili di aprile, maggio e giugno, in compenso hanno vissuto il primo trimestre del 2018 tra ritardi e soppressioni.

I pendolari che subiscono maggiormente i ritardi, neanche a dirlo, sono quelli residenti nell’Erbese tra le stazioni Asso, Canzo, Ponte Lambro-Castelmarte, Caslino d’Erba, Erba, Merone, Lambrugo-Lurago, ovvero gli utenti più distanti dal capoluogo. Con il treno in orario, chi sale ad Asso scende a Milano Cadorna dopo 79 minuti: un viaggio destinato ad allungarsi notevolmente al primo intoppo. Il record, in ogni caso, non stupisce più di tanto i viaggiatori che provano quotidianamente i disagi sulla propria pelle.

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