Prima Arcellasco, ora Campolongo
«Non vogliamo quell’antennone»

Protesta continua Il palo di 34 metri spostato nel prato davanti alla località. Gli abitanti: «Mettetelo in montagna»

«Non siamo cittadini di serie B, anche noi non vogliamo l’antenna telefonica sotto casa. Chiediamo al più presto un incontro con il sindaco Marcella Tili». Scongiurato l’arrivo di un ripetitore della Wind alto 34 metri in via Verdi, questa volta a ribellarsi sono i residenti di Campolongo, uno dei nuclei storici della città: tante casette affacciate sui prati che circondano il cimitero di Arcellasco, il luogo scelto dall’amministrazione per trasferire l’antenna.

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