«Abbiamo un milione di debiti»
San Fedele corre ai ripari

Il sindaco ha avviato la procedura per evitare il dissesto del Comune: «Colpa dei tagli statali». I cittadini dovranno pagare l’Irpef per la prima volta

È un momento sicuramente difficile per le casse del comune di San Fedele , capoluogo virtuale della Valle d’Intelvi, alle prese con problemi di bilancio. Nei giorni scorsi la giunta guidata da Sergio Lanfranconi ha approvato la proposta da presentare al prossimo consiglio comunale relativa all’avvio della “procedura di riequilibrio finanziario pluriennale prevista dall’articolo 243 bis del decreto legislativo n.267/2000”.

A quanto ammonta il deficit? «Abbiamo previsto un piano di rientro decennale pari a un milione di euro» . Tra le cause di questa sofferenza «la situazione economica che si è venuta a creare è dovuta essenzialmente ai prelievi statali a cui è soggetto il comune in relazione al Fondo di Solidarietà Comunale e contemporaneamente all’impossibilità normativa di poter agire sui tributi» .Il piano di rientro prevede «l’introduzione dell’addizionale comunale dell’Irpef con una aliquota media dello 0,60. Saranno esentati i titolari di reddito pari o inferiore a 7500 euro. Una tassa mai applicata a San Fedele. Prevediamo un gettito annuo pari a 100 mila euro che, sommati per 10 anni, ci consentirà di arrivare al milione di euro che manca».

L’articolo dettagliato su La Provincia di domenica 18

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