Acquafredda, le reti
per fermare le frane

Tremezzina: vertice in municipio dopo la decisione di sgomberare l’Abbazia di Lenno con 34 migranti e le case di 6 famiglie

Comincerà a metà della prossima settimana la corsa contro il tempo per permettere alle sei famiglie (una quindicina di persone complessive) ed ai 34 migranti dell’Abbazia dell’Acquafredda di rientrare a casa e nel compendio del dodicesimo secolo nel giro di un mese.

La speranza, unita ad un pizzico di ottimismo, è che si possa festeggiare il Natale tra le mura domestiche. Giovedì mattina, in Municipio a Lenno, è stato messo “nero su bianco” il piano operativo per arginare la frana - 100 metri cubi suddivisi in più frazioni ovvero in più massi rotolati dalla zona nota come Val della Chimbia lo scorso 29 ottobre, la cui corsa è stata fermata dalla fitta vegetazione - che tanta preoccupazione sta generando nella parte alta del paese (e non solo).

Da qui la decisione del Comune di Tremezzina di intervenire con due lotti di lavori, il primo dei quali prevede la posa di 50 metri di barriera paramassi ad altissime prestazioni in grado di reggere l’urto generato da eventuali nuovi distacchi. Amministrazione, ufficio tecnico, geologo (e Utr, Ufficio Territoriale Regionale) hanno predisposto il piano operativo che, per quanto concerne la prima fase, dovrebbe portare a una trentina di giorni di lavori, al termine dei quali - una volta accertate le condizioni di sicurezza - l’ordinanza di sgombero verrà revocata.

I particolari su La Provincia di venerdì 9 novembre

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