Alla scoperta di ville e torri del Fai
In tremila tra Lario e Ceresio

Giornate d’autunno Le prestigiose e storiche dimore prese d’assalto come fosse estate

Week end grandi numeri per le Giornate Fai d’Autunno sull’asse Lario-Ceresio.

In più di 3200 hanno visitato in questa due giorni contrassegnata da sole e temperature estive i tre beni Fai affacciati sui due laghi, con Villa Fogazzaro Roi - dimora estiva dello scrittore Antonio Fogazzaro, a due passi dal confine con il Canton Ticino - che ieri ha superato quota 400 presenze.

Senza dimenticare il Museo della Barca Lariana di Pianello del Lario, che sabato ha aperto le porte alle Giornate Fai d’Autunno. La parte del leone l’ha fatta ancora una volta Villa del Balbianello in quel di Lenno (Tremezzina) - bene Fai più visitato d’Italia - che tra sabato e domenica ha fatto registrare ben 2330 presenze, 1630 delle quali nella giornata di ieri, con il lungolago di Lenno che presentava (in pieno ottobre) il colpo d’occhio dei giorni migliori. Ma non solo. Villa del Balbianello ha giocato eccome in questi due giorni alla causa del Fai, considerato che le adesioni al Fondo Ambiente Italiano censite sono state ben 498.

Nel dettaglio, le adesioni nell’immediato hanno dato diritto - per Villa del Balbianello - alla visita agli interni della dimora che nel 1988 il Conte Guido Monzino ha donato al Fai. Ma questo è stato il fine settimana segnato da altre due piacevoli conferme, quelle relative a Villa Fogazzaro Roi a Oria Valsolda - dal 1° luglio peraltro visitabile a tutti (e non più solo a soci ed amici Fai) ed alla Torre di Spurano a Ossuccio, nota anche come Torre del Barbarossa.

In più di 200 sono saliti sopra Spurano (passando dalla nobile frazione di Sant’Agata) per ammirare questo gioiello del territorio, raggiungibile in 20-25 minuti di cammino. Un crescendo di consensi. Dalla Torre di Spurano si può ammirare un panorama mozzafiato, con l’isola Comacina a strapiombo, ma anche un ampio tratto di lago a far da cornice.

© RIPRODUZIONE RISERVATA