Allagamenti e danni a Dongo per i nubifragi di ieri, ma la Regina non è stata bloccata

L’allarme La zona più colpita è quella di Campiedi. Ancora fango e detriti da alcuni valletti

In alcuni frangenti, nel tardo pomeriggio di ieri, a Dongo si è temuto di rivivere quanto accaduto nel luglio scorso nella zona di Campiedi, quando alcuni valletti avevano riversato su strade, vie e in proprietà private tonnellate di fango e detriti, che avevano letteralmente sommersi diversi veicoli.

E per certi versi si sono rivissuti quei brutti momenti. Tra le 17 e le 18, del resto, sono scesi oltre 92 millimetri di pioggia e la situazione è diventata preoccupante.

L’entità del fenomeno è stata di portata minore, ma Comune e privati hanno avuto comunque il loro bel da fare. Anche sulla statale Regina si sono riversati fiumi d’acqua dai valletti ingrossati a dismisura, in particolare all’altezza del centro zootecnico. Sono intervenuti i Vigili del fuoco della vicina caserma, che sono riusciti a scongiurare il rischio di chiusura della principale arteria viabilistica. La zona più colpita, come si diceva, è risultata ancora una volta quella di Campiedi, con allagamenti in via Mellia e a San Lorenzo e detriti accumulati in più punti; scantinati e box sono stati sommersi da acqua e fango. Interessata, in questo caso, anche la zona di Mossanzonico. All’origine dell’emergenza, al pari di due mesi fa, c’è il versante franoso in territorio di Stazzona: l’ingrossamento dei valletti erode materiale, che entra nell’alveo formando sbarramenti; quando la piena rompe la diga, a valle si riversa una marea di fango e detriti.

«Gli alvei vengono mantenuti puliti – riconosce Carla Pasetti, residente nell’area ancora una colpita – ma è a monte che scendono frane durante forti temporali e qui avvengono i disastri. Siamo sotto tiro, insomma, e anche stavolta sono parecchi i box e le cantine sommerse dal fango, oltre alle pubbliche vie».

I residenti, come nel luglio scorso, sono subito scesi in strada armati di badili per far fronte alla situazione, cercando di contenere la piena e di preservare, per quanto possibile, le proprietà.

«Ha piovuto con un’intensità notevole e so che anche altrove si sono registrate conseguenze – commenta il vicesindaco Mauro Robba, accorso subito per sincerarsi di quanto stava accadendo – . Valletti che solitamente sono innocui ruscelli diventano in un attimo autentici spauracchi. Il problema risiede a monte e dopo quel che era successo a luglio ci eravamo subito attivati per segnalare e sollecitare la necessità di intervenire. Mi metto nei panni di miei concittadini che si trovano ancora una volta con quintali di fango dentro le rispettive proprietà e non posso che sentirmi demoralizzato».

«L’obiettivo – aggiunge Robba – rimane comunque mettere in sicurezza il versante franoso a monte per evitare che si ripetano emergenze simili».

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