Appello su La Provincia
Gara di solidarietà
per far nuotare Pietro

Lomazzo: la mamma del giovane autistico aveva chiesto una spiaggetta tranquilla, Hanno risposto associazioni, comuni e privati: «Grazie a tutti»

Pietro Di Guida nuoterà ancora nel lago. L’appello della mamma di Lomazzo che chiedeva una spiaggetta isolata per lui  ha scatenato una gara di solidarietà. E ora Pietro, che ha 24 anni, vive a Lomazzo ed è autistico, potrà nuotare in piu parti del lago e anche in qualche piscina. «Siamo felicissimi -dice la mamma, Siusy Aiello -. Pietro ha ritrovato il sorriso e noi con lui. Ringrazio tutti per la generosità».

Il problema era che Pietro deve nuotare lontano dal caos e dalla folla perché ci sono oggetti, come i cestini o i cartelli stradali, sul percorso per raggiungere il lago, che possono scatenare una sua reazione e la famiglia non voleva in alcun modo disturbare altri bagnanti. Fino all’ estate scorsa Pietro, con i genitori accampagnati dall’operatore, nuotava a Claino con Osteno dove avevano trovato un angolino di spiaggia poco conosciuta e quindi poco frequentata. Ma da quest’anno non hanno più potuto  accedere, a causa di lavori in quell’area. 

Il primo a rispondere è stato proprio il Comune interessato con il sindaco Giovanni Bernasconi disponibile persino a ripulire la spiaggia. Un’altra offerta è arrivata da una signora che vive in un condominio con spiaggia  privata a Menaggio e che vuole invitare la famiglia per un tuffo nel fine settimana. E Livio De Angeli, presidente dei Cacciatrori della Tremezzina, che ha un accesso privato a lago, a Mezzegra, è felice di offrire il suo spazio. «Li aspettiamo volentierissimo» dice a La Provincia.  Si sono fatte avanti anche le piscine, l’associazione Invincible Diving di Cernobbio e la Como Nuoto. La mamma di Pietro ringrazia tutti: «Avevo detto che non ci serviva tanto solo un po’ di cuore e generosità e siamo stati contentissimi di avere avuto cosi tante risposte - conclude la signora - Ringrazio di cuore tutti per la grande sensibilità dimostrata».

L’articolo completo su La Provincia di sabato 20 luglio

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