Cinghiali, in 400 non possono sparare
Da due anni aspettano una firma

La denuncia del sindaco di Centro Valle Intelvi: «Sono cacciatori che potrebbero affiancare la polizia provinciale»

Quattrocento cacciatori abilitati ad affiancare la polizia provinciale nella caccia di selezione dei cinghiali da due anni non possono sparare perché - benché formati e “selecontrollori” a tutti gli effetti - attendono la firma dei decreti attuativi che permetta loro di partecipare a contenere la specie che giorno dopo giorno causa problemi e danni. Il sindaco di Centro Valle Intelvi, Mario Pozzi, denuncia l’immobilismo e sollecita Provincia e Regione a sbloccare la situazione «che non è più tollerabile».

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