Colonno, omaggio al “panettiere buono” morto nell’incidente sulla provinciale

L’addio Tanta gente alle esequie di Alfredo Maglia, 85 anni, vittima dello scontro di Dizzasco. Il parroco: «Vita semplice, ma bella e intensa». Ancora preoccupanti le condizioni della moglie

Veste e mantello da Confratello - la “sua” Confraternita - adagiati sul feretro accanto ad un cuscino di rose gialle. E’ stato un addio commosso quello che una chiesa e un sagrato gremiti già molti prima dell’inizio della cerimonia funebre hanno dato ad Alfredo Maglia, “Fredu” com’era conosciuto in paese. Le lancette del tempo sono inevitabilmente tornate a quel martedì mattina di una settimana fa, quando l’auto con a bordo l’ottantacinquenne panettiere (in pensione dal 2000), la moglie Marta Gerletti (ancora ricoverata a Varese) e la figlia Viviana (dimessa dall’ospedale di Gravedona e ieri presente in chiesa) che era alla guida è stata violentemente urtata a Muronico di Dizzasco da una “500 Abarth” condotta da un ventottenne di Porlezza, ora indagato per omicidio stradale.

La figlia in chiesa

Unanime il cordoglio per questo lutto che lascia sgomenta un’intera comunità (e non solo), di cui Alfredo Maglia era parte integrante ed attiva. Un sentimento di commozione e incredulità ben riassunto dal parroco don Angelo Magistrelli (al suo fianco don Alessandro Carmel) durante un’omelia di grande intensità, con lo sguardo rivolto in primis alle figlie Viviana e Sofia ed ai familiari tutti.

«Siamo qui riuniti per dare l’ultimo saluto ad un amico, Alfredo. Una tragedia crudele e imprevedibile ce l’ha portato via, lasciando nel dolore più grande la sua famiglia e la nostra comunità di Colonno, dov’era molto conosciuto e stimato - l’incipit dell’omelia di don Angelo Magistrelli - Siamo vicini con tutto il nostro affetto alle figlie Sofia e Viviana, che grazie a Dio, nonostante il trauma subito, è ritornata tra noi. Siamo vicini alla moglie Marta, che è ancora in ospedale per le ferite riportate. Spiritualmente è unita a noi in questo momento e prega con noi. Anche noi preghiamo per lei».

Poi il parroco di Colonno e Sala Comacina ha ben tratteggiato la figura di Alfredo Maglia, partendo proprio dal violento schianto avvenuto una settimana fa a Muronico. «Quando capitano queste disgrazie Dio ci mette duramente alla prova - le sue parole - La nostra fede vacilla e ci facciamo tante domande. Il Signore ci chiede di continuare ad avere fede in lui. Alfredo lascia una scia luminosa dietro di sé. Era una brava persona. Un uomo buono, che ha vissuto una vita semplice ed al tempo stesso bella ed intensa, caratterizzata da ottimismo. Ci ricorderemo del suo sorriso e della sua serenità così come ricorderemo il suo impegno per il paese».

La guida

Poi il pensiero del parroco è corso al lavoro da panettiere (la notte il panificio di Colonno è stato un punto di ritrovo per tanti giovani di ritorno dalle discoteche e dai locali della zona) e così all’impegno nella Confraternita (che ieri è stata sino all’ultimo accanto al feretro) e nella Pro loco. Infine il commiato davanti alla chiesa parrocchiale di San Michele, in un silenzio quasi irreale. Oggi la cremazione, confidando che anche attraverso la fede che guidava Alfredo Maglia e la sua famiglia possano arrivare quanto prima notizie rassicuranti dall’ospedale di Varese.

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